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Catalogna, ecco i candidati (indipendentisti e non solo) alle elezioni del 21 dicembre

Nonostante sembrasse chiuso, il capitolo della Catalogna è invece ancora aperto. Gli ultimi sondaggi sulle elezioni catalane previste per il prossimo 21 dicembre indicano che il nuovo Parlament sarà frammentato. E anche che gli indipendentisti avranno una forte rappresentanza. I partiti dovranno arrivare a un nuovo accordo per formare il governo, già che il blocco nazionalista – e anche quello costituzionalista – si muovono con margini molto stretti. Secondo gli ultimi sondaggi pubblicati dal sito El Confidencial, il partito Sinistra Repubblicana di Catalogna (ERC) è in testa, seguito da Ciudadanos e Junts per Catalunya. Perde voti la formazione Catalunya en Comú Podem, nonostante la nuova leadership di Xavier Domenech. Le prossime due settimane saranno decisive per il futuro, non solo della Catalogna ma anche della Spagna e per la stabilità dell’Europa.

CHI (NON) SARÀ ALLE ELEZIONI DEL 21-D

Chi si candiderà (e ha l’autorizzazione per farlo) alle elezioni catalane? In lista ci sono 11 partiti, secondo il Bollettino Ufficiale dello Stato e il Diari Oficial de la Generalitat de Catalunya (DOGC). Le liste approvate sono Sinistra Repubblicana di Catalogna (ERC)-Catalunya sí, Ciutadans-Partito della Cittadinanza, Partit dels Socialistes de Catalunya (PSC-PSOE), Junts per Catalunya, Catalunya en Comú-Podem, Partit Popular/Partido Popular, Candidatura D’Unitat Popular, Diàleg Republicà, Partit Animalista contra el Maltractament Animal, Recortes Cero-Grupo Verde e Per un Món Més Just (PUM+J). Le Giunte Elettorali Provinciali hanno escluso cinque partiti perché non possedevano i requisiti necessari. Queste sono: Convergents, dell’ex consigliere Germà Gordó; La Famiglia Pace e Libertà, Democrazia Nazionale; Partito Famiglia e Vita e Uniti e Socialisti per la Democrazia.

ERC E L’EX VICEPRESIDENTE JUNQUERAS

Sebbene l’ex vicepresidente catalano Oriol Junqueras (qui il ritratto di Formiche.net) non è stato ancora scarcerato, sarà lui il candidato del partito ERC, in testa nei sondaggi. Junqueras ha spiegato che in caso di vittoria con lui in galera, sarà la segretaria generale di ERC, Marta Rovira, ad assumere la presidenza della Generalitat. Si sono anche candidati Moviment d’Esquerres e Demòcrates de Catalunya e il presidente del Parlament de Catalunya, Carme Forcadell.

PDCAT E IL FUTURO DI PUIGDEMONT

L’ex presidente catalano, Carles Puigdemont, guiderà la lista Junts per Catalunya (PDeCAT) da Bruxelles. In quella “lista del Paese”, come l’hanno battezzata, ci sono anche Jordi Sànchez, presidente dell’Assemblea Nazionale Catalana, anche lui in carcere per presunto delitto di sedizione. Il programma di governo di PDeCAT ha come obiettivo principale “il ritorno del presidente Puigdemont, e la restituzione delle istituzioni catalane per costruire la repubblica catalana”.

CIUDADANOS E LA FORZA DI ARRIMADAS

Inés Arrimadas (qui la gallery di foto di Formiche.net) torna come candidata di Ciudadanos e arriverà con due dei suoi uomini di fiducia: Carlos Carrizosa e Fernando de Páramo, quest’ultimo segretario di Organizzazione del partito e mano destra del leader nazionale di Ciudadanos, Albert Rivera.

CATALUNYA EN COMU, IL PARTITO CHIAVE

La lista Catalunya en Comú sarà guidata da Xavier Domènech, assieme con Joan Josep Nuet, accusato insieme agli altri ex consiglieri catalani. Si presenteranno con Catalunya en Comú anche Elisenda Alemany e la rappresentante di Podem (Podemos catalano), Jèssica Albiach. L’ex membro di Podem, Albano Dante Fachin, si presenterà con Catalunya Sí. Catalunya en Comú è diventata la formazione chiave per la formazione del nuovo governo. Il piano politico è la difesa dell’unilateralità e la battaglia contro l’applicazione dell’articolo 155 che limita l’autonomia della regione.

SOCIALISTI, POPOLARI E SEPARATISTI RADICALI

Il Partito dei Socialisti della Catalogna (PSC) avrà come leader Miquel Iceta. La formazione è arrivata ad un accordo con i partiti Unió e Units per Avançar. In maniera simbolica è in lista l’ex procuratore anticorruzione Carlos Jiménez Villarejo. La lista del Partito Popolare sarà di nuovo guidata da Xavier García Albiol. Ma ci sono anche figure come l’ex socialista Dante Pérez. La CUP invece ha deciso di presentarsi alle elezioni, nonostante le considera “illegittime”. Il candidato alla presidenza sarà l’ex deputato e sociologo Carles Riera con la scrittrice e attivista femminista Bel Olid.

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