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Il programma elettorale – molto smart – del Movimento 5 Stelle

Eccolo, finalmente, il programma del Movimento 5 Stelle. Presentato da Luigi Di Maio, è un vero e proprio volantino. Venti punti super sintetici che indicando titoli più che contenuti. Interessante però vedere l’effetto che avranno, nel dibattito pubblico e presso gli elettori.Come Macron, la priorità è la cosiddetta “Smart Nation”, ovvero nuovi investimenti ad alto moltiplicatore occupazionale e in nuove tecnologie (citate internet delle cose ed auto elettriche). Quindi, vecchio cavallo di battaglia del centrodestra, la semplificazione legislativa: “via subito 400 leggi”. Da segnalare quindi la riduzione delle aliquote Irpef e, soprattutto, una “manovra choc per le Pmi”. Sempre sul piano economico emerge anche la proposta della creazione di una “Banca pubblica per gli Investimenti” nonché l’idea di “Investimenti produttivi: 50 miliardi nei settori strategici”, individuati in innovazione, banda larga, mobilità elettrica e manutenzione del territorio (contro dissesto idrogeologico). Tutte queste misure espansive dovrebbero quindi coniugarsi con un impegno non banale: “la riduzione del rapporto debito pubblico/pil di 40 punti in 10 anni”.Fra le conferme degli ormai classici cavalli di battaglia del Movimento, il reddito di inserimento, il superamento della Fornero e della buona scuola, i tagli agli sprechi della politica (si quantificano 50 miliardi di risparmi!) e lo stop al “business dell’immigrazione”, pensioni di cittadinanza, Italia 100% rinnovabile e lotta alla corruzione, mafie e conflitto d’interessi.Insomma, un programma insieme vastissimo e molto sintetico: un volantino elettorale che potrebbe avere grande appeal fino al 4 marzo salvo poi avere necessità, in caso di vittoria, di un approfondimento ben più realistico.

Qui il volantino con il programma del Movimento 5 Stelle.


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