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Industria e difesa, cosa c’è sul tavolo del vertice Italia Francia

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Incontro cruciale domani, 1 febbraio, a Palazzo Esercito. Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti incontrerà, unitamente al titolare dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan e al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il ministro della Difesa francese, Florence Parly e il ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, oggetto: la cooperazione industriale nel settore navale militare.

L’incontro non fa che confermare le trattative in corso, ai più alti livelli, riguardo l’avvio di una cooperazione strategica nel settore navale anche sul militare, e arriva dopo le dichiarazioni di Le Maire, con le quali è stata espressa l’intenzione della Francia di voler estendere la partnership con l’Italia, definita “fondamentale”, a tutti i settori “dalla moda all’elettronica”, passando per lo spazio, dove già esistono partecipazioni incrociate (come Telespazio e Thales Alenia Space, possedute da Leonardo e dalla francese Thales). “Vale la pena – ha detto Calenda – costruire in modo paritetico alcuni asset strategici, senza pensare che nel rapporto con la Francia siamo soccombenti”.

Al centro del dibattito l’allargamento dell’alleanza tra Fincantieri e Naval Group, che ha avuto un inizio con il passaggio di STX al gruppo italiano. “C’è una cooperazione da costruire che ci darà la forza di competere con altri soggetti mondiali” ha detto Le Maire. Naval Group – che con Fincantieri ha già fatto un’offerta al Canada per la fornitura di 15 navi da combattimento di superficie, basata sulle FREMM – conferirà l’intera parte militare, compresi i sommergibili, come ha spiegato a ottobre Giuseppe Bono, ad di Fincantieri, presente domani a via XX Settembre, assieme al generale Carlo Magrassi, segretario generale della Difesa e DNA, a Joël Barre delegato per gli armamenti e a all’ad di Naval Group, Hervè Guillou.

Italia e Francia rilanciano dunque, dopo mesi di scontri riguardo l’acquisizione dei cantieri di Saint Nazaire da parte del gruppo italiano, ma anche sull’ “affaire” Telecom. Tra i due Paesi c’è stata grande tensione, “ma ora è partita una grande avventura”, assicura Carlo Calenda, che ha ringraziato per “l’attenzione e il garbo” il ministro dell’Economia francese. “Le cose avanzano al ritmo giusto, l’obiettivo resta quello di avere alla fine un gigante industriale del settore”, aveva detto Le Maire pochi giorni fa al Business Forum di Confidustria e della controparte francese.

La partita è importante e coinvolge direttamente Leonardo che già è a bordo delle navi militari di Fincantieri con la sua elettronica per la difesa e non solo. “E’ in corso un analisi con Fincantieri”, ha detto ieri in proposito l’amministratore delegato, Alessandro Profumo, in occasione della presentazione del piano industriale di Leonardo 2018-2022. “Restiamo dell’idea che Orizzonte sistemi navali, la joint venture che abbiamo già in campo con il gruppo triestino, sia la migliore soluzione possibile per valorizzare la filiera nazionale e sappiamo che il governo è molto attento”, aveva dichiarato in un’intervista al Sole il giorno prima.

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