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Ecco tutti i numeri di Ferrovie che presenta un bilancio da record

Di Rino Moretti

In 113 anni di storia (sono nate nel 1905) il 2017 è per Ferrovie l’anno migliore di sempre. Ne era più che convinto questa mattina il ceo Renato Mazzoncini (nella foto), presentando il bilancio dei record per il gruppo, che ha appena accantonato la quotazione in Borsa. A leggere i numeri Mazzoncini ha di che rivendicare.

Tanto per cominciare Fs resta al vertice per gli investimenti, pari a 5,6 miliardi di euro, spalmati su infrastrutture e materiale rotabile per il trasporto passeggeri. Il 99% di questi investimenti vengono effettuati in Italia: sul fronte della flotta regionale, ad esempio, sono stati consegnati 3 nuovi treni Jazz, 6 Swing, 41 carrozze Vivalto e 4 Flirt, oltre a ordini siglati per 86 nuovi treni Pop e Rock. Per quel che riguarda la flotta dei Frecciarossa i nove convogli 1000 entrati a gennaio scorso hanno portato il numero complessivo di treni ad alta velocità a quota 150 esemplari. In tutto, gli investimenti sbloccati dalle Ferrovie, hanno generato quasi 100mila posti di lavoro considerato l’indotto.

Rimanendo nel campo degli investimenti, Ferrovie ha annunciato l’ingresso in flotta di 102 nuovi autobus per Busitalia e la nascita di Busitalia Fast, operatore su gomma che opererà sul lungo raggio. Una gran  parte della fetta di investimenti di Ferrovie va alla voce infrastruttura: nel corso del 2017 sono stati spesi 4,4 miliardi di euro mentre altri 7,5 miliardi sono stati impegnati attraverso bandi di gara.

Fin qui le risorse mobilitate nel corso dell’esercizio appena concluso. Poi ci sono i numeri. E anche qui ci sono buone notizie. Anche per il 2017 i ricavi operativi del gruppo sono cresciuti avvicinando la quota storica dei 10 miliardi: il risultato è stato infatti di 9,3 miliardi di euro con Ebitda a 2,3 miliardi, Ebit a 718 milioni di euro e un risultato netto superiore al mezzo miliardo (552 milioni di euro). “Tutti gli indicatori, al netto delle voci relative alle partite straordinarie, crescono nel confronto col 2016”, ha tenuto a precisare Ferrovie.

Guardando alle singole divisioni Fs, nel trasporto regionale sono stati presentati nel corso del 2017 i nuovi treni Rock e Pop, che inizieranno a circolare sui binari italiani dal 2019. Già firmati ordini per 86 nuove unità, altri treni saranno ordinati nel 2018 a seguito della firma dei contratti fra Trenitalia e le Regioni italiane. Nel frattempo, sono entrati in servizio 3 Jazz, 6 Swing, 4 Flirt e 41 carrozze Vivalto e sono state completamente rinnovate 56 carrozze media distanza. Gli investimenti per il materiale rotabile regionale nel 2017 ammontano a 371 milioni di euro.
Sulla lunga percorrenza l’anno scorso è stato segnato dalla firma del contratto fra ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Trenitalia per il rilancio del servizio InterCity. Inoltre, è stata completata la fornitura dei 50 Frecciarossa 1000 con ulteriori 9 convogli. La flotta complessiva di 150 treni AV ha consentito l’incremento della frequenza e dei posti offerti sulle rotte Milano-Roma-Napoli e Venezia-Roma, grazie anche all’avvio da giugno 2017 del Frecciarossa 1000 a doppia composizione, con due treni connessi tra loro.

Ultime due divisioni, merci e gomma. Il 2017 è stato un anno storico per il rilancio del settore merci grazie alla nascita, a gennaio 2017, del Polo Mercitalia e all’inizio dell’operatività della società Mercitalia Rail, nata dallo spin-off del settore cargo di Trenitalia. Uno sprazzo di speranza per questo settore che negli ultimi anni aveva subito un drastico ridimensionamento. Rientra in questo nuovo spirito di rinascita il contratto per la fornitura di 125 nuovi locomotori elettrici, 5 locomotori di manovra e oltre 250 carri di ultima generazione, così come gli accordi sottoscritti per lo sviluppo della logistica in Italia e all’estero. Sul fronte gomma Busitalia, operatore Tpl in Veneto, Toscana, Umbria e Campania, ha rinnovato la propria flotta con 102 nuovi autobus e aumentato la propria offerta di servizio con la nascita di Busitalia Fast, operativa sulla lunga percorrenza in Italia e su tratte europee.

Il settore ferroviario ha visto, inoltre, importanti investimenti (40% degli investimenti in infrastrutture) in sicurezza (safety) grazie all’incremento da 1 miliardo di euro del 2012 a 1,8 miliardi di euro nel 2017. Investimenti che garantiscono una migliore gestione della circolazione ferroviaria ed elevati standard di regolarità del traffico ferroviario. Anche la security dei passeggeri sui treni e nelle stazioni è stata ulteriormente potenziata negli ultimi anni, con l’obiettivo di fornire una migliore esperienza ai viaggiatori, ad esempio ampliando e rinnovando i sistemi di videosorveglianza a bordo di oltre 600 convogli, in 50 stazioni e in 25 posti di controllo della circolazione.


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