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I metalmeccanici della Lombardia in campo per la Siria

Di Andrea Donegà

La guerra in Siria prosegue da sette anni e conta più di 400mila vittime: di queste, almeno 20mila sono bambini. Centinaia di migliaia sono i profughi e gli sfollati, molti dei quali in giovanissima età tanto che le istituzioni parlano di “lost generation”, una generazione persa, senza futuro.

Di fronte alla drammaticità della situazione, Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil della Lombardia hanno deciso di mettere in campo una campagna straordinaria di raccolta fondi a favore dei bambini e delle vittime innocenti della guerra in Siria, denominata Metalworkers For Peace, che consiste nella donazione del corrispettivo economico di un’ora di lavoro a favore dell’Associazione Vento di Terra Onlus, con sede a Rozzano, in provincia di Milano, che realizza progetti di Cooperazione Internazionale in aree di conflitto, per promuovere sviluppo locale e tutela dei diritti umani. Fondata nel 2006, è attiva in Palestina, Giordania, Afghanistan, Albania, con interventi in ambito educativo, sostegno psicosociale, architettura bioclimatica, micro impresa. In Giordania realizza progetti a supporto dei rifugiati siriani che si trovano nei campi informali, dando assistenza ai minori e alle madri, garantendo il reinserimento dei giovani in percorsi scolastici e di istruzione.

Terrorismo e guerre sono sempre sbagliate e disumane e noi scegliamo, sempre, di stare a fianco delle vittime innocenti, a prescindere dalle logiche degli schieramenti in campo, a favore della pace.

Un tema che intreccia anche questioni politiche visto che pensiamo che ognuno abbia diritto di vivere, in pace, una vita dignitosa nel proprio Paese.

Il sindacato, mai indifferente, è sempre stato presidio di legalità e cultura. Stiamo ancora celebrando il quarantesimo anniversario del vigliacco assassinio di Aldo Moro ed è giusto ricordare che, in quegli anni bui, le organizzazioni sindacali giocarono un ruolo fondamentale per emarginare i terroristi nelle fabbriche e riannodare i fili della convivenza civile, caratterizzata dal riconoscimento e dal rispetto delle idee diverse e da una dialettica costruttiva. Purtroppo oggi però il clima nel Paese non è dei più sereni. I partiti sembrano pensare sempre più ai propri interessi e tornaconti elettorali sacrificando il bene comune e i progetti di prospettiva, tradendo tanto il valore della Resistenza quanto l’impegno e il sacrifico di tanti statisti come, appunto, Aldo Moro che aveva visto nell’alleanza con chi gli era lontano politicamente la via per stabilizzare il Paese. Giganti confronto ai nani di oggi.

Si respira ancora un odio strisciante che si alimenta di ignoranza e rancore e che rispolvera, da quel passato che dovrebbe essere sepolto, parole inquietanti e pericolose come “nemici dei lavoratori e del popolo” o “traditori della Patria”. Il tutto amplificato dai social network.

Ecco, noi vogliamo riprenderci quel ruolo educativo, che fu decisivo nei passaggi delicati della storia del nostro Paese.

Nasce anche da qui la nostra campagna a favore dei bambini e delle vittime innocenti in Siria, dalla convinzione che fare solidarietà è fare politica, quella nobile, quella che coincide con la scelta di stare con gli ultimi e di cedere qualcosa per contribuire a un benessere comune maggiore.

La Fim Cisl, oltre al forte impegno contrattuale nei luoghi di lavoro per garantire a tutti opportunità all’interno dei grandi cambiamenti, è impegnata anche nel sociale a fianco delle associazioni che, tutti i giorni, si impegnano per un Paese più giusto e per un modello economico più equo, con le quali si condividono valori e sogni. Le iniziative che promuoviamo hanno sempre questo unico e forte filo conduttore.

Lo scorso 19 aprile abbiamo costruito un’emozionante iniziativa al Memoriale della Shoah su Memoria, Resistenza e Antifascismo, con la partecipazione della Senatrice Liliana Segre, patrimoni collettivi da custodire con impegno e partecipazione.

Pochi giorni fa, il 27 aprile, a Milano, insieme a Next – Nuova Economia per Tutti – abbiamo realizzato per il terzo anno consecutivo il Cash Mob Etico per promuovere un modo di fare impresa che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, premiando le aziende con buone pratiche e che hanno cominciato il cammino, insieme al sindacato, verso la sostenibilità: un modo nuovo per rafforzare l’importante festa del lavoro del 1° maggio.

Da anni, inoltre, la Fim sostiene la splendida realtà della Nuova Cooperazione Organizzata, il consorzio di cooperative del casertano che stanno riscattando e riconsegnando alla collettività i beni confiscati alla camorra, promuovendo un nuovo modello di sviluppo. A Milano fa ormai tappa fissa il loro evento clou “Facciamo un pacco alla camorra”, un momento di sensibilizzazione e di promozione dei prodotti realizzati in quei terreni sottratti alla criminalità. Lo scorso dicembre, l’iniziativa si è tenuta alla Casa della Carità, un’altra realtà con la quale stiamo collaborando per immaginare un welfare diverso che, partendo dalla contrattazione aziendale, possa creare modelli generativi e inclusivi, rafforzando quando garantito dal sistema pubblico.

Questo è il nostro modo di intendere il sindacato, che non si rassegna al gioco facile e pericoloso di chi cavalca la paura e la disperazione delle persone senza preoccuparsi di dare risposte ma che si impegna a raccogliere questi sentimenti, a volte legittimi, dando loro forma e direzione e trasformarli in speranza e futuro.

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