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In Venezuela le elezioni farsa per rieleggere Maduro. Gli Usa alzano la voce mentre l’Europa…

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È un appuntamento di quelli importanti nell’agenda geopolitica. Eppure le elezioni venezuelane, ben seguite anche dai tg della Rai, non scaldano abbastanza le coscienze dei governanti europei. I tanto sempre criticati Stati Uniti hanno invece duramente e ancora una volta denunciato la totale assenza di legittimità delle elezioni presidenziali in Venezuela, dove Nicolas Maduro punta alla conferma in un voto boicottato dall’opposizione.

“Le cosiddette elezioni che si svolgono oggi in Venezuela non sono legittime”, ha scritto su Twitter la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert. “Gli Stati Uniti sono al fianco dei Paesi democratici in tutto il mondo che sostengono i venezuelani e il loro diritto a eleggere rappresentanti nel corso di elezioni libere ed eque”, ha aggiunto.

Washington – senza l’adeguato sostegno di Bruxelles e delle capitali europee – aveva invano lanciato un appello al presidente del Venezuela a sospendere queste elezioni. Il Tesoro americano ha inoltre annunciato di aver preso sanzioni contro una ventina di aziende, sedici delle quali con sede in Venezuela, e contro tre individui tra i quali un ex direttore dei servizi segreti finanziari venezuelani.

Circa 20 milioni di elettori sono chiamati alle urne per queste elezioni anticipate in cui Nicolas Maduro è il grande favorito, malgrado il 75 per cento dei venezuelani disapprovi la sua gestione. La democrazia e il rispetto delle regole, compresi i più elementari diritti civili ed umani, sono sempre più un optional nel nostro dibattito. Non negli Usa che forse proprio per questo ancora esercitano una leadership globale. Quella cui Bruxelles ha abdicato tristemente.


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