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Servizi segreti, in CdM arriva la proroga per il direttore dell’Aisi Mario Parente

Di Federica De Vincentis
Mario Parente

Il Consiglio dei ministri appena concluso ha approvato non solo le deleghe per sottosegretari e viceministri del nuovo governo, ma ha anche proceduto alla proroga fino a due anni dell’incarico in scadenza del capo dell’Aisi, Mario Parente. Nei mesi scorsi erano conclusi i mandati del direttore generale del Dis, Alessandro Pansa, e dell’Aise, Alberto Manenti. Il Copasir, non senza polemiche interne, accettò la proposta di proroga dei due vertici. Adesso il nuovo esecutivo di Conte, Salvini e Di Maio potrà rivedere l’intero assetto dell’intelligence italiana. Dovrà essere nel frattempo costituita la nuova Commissione parlamentare ed il presidente del Consiglio prendere le misure quale Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica.

CHI È MARIO PARENTE

Generale dei Carabinieri, Parente venne nominato ai vertici dell’agenzia d’intelligence ad aprile 2016, al posto del generale Arturo Esposito.

Parente è nato a Roma il 16 marzo 1958, ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella e l’Accademia Militare di Modena. Laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche, ha ricoperto incarichi di comando a Roma, Genova, Bologna e Palermo, dove sin dagli anni ’80 ha condotto importanti operazioni antimafia collaborando con Giovanni Falcone.

Dal 2012 al 2015 comandante del Ros, dal maggio 2015 vicedirettore Aisi.

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