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Nuovo record di Maduro, l’inflazione venezuelana supera il 43.305%

Il crollo dell’economia venezuelana non si ferma. L’inflazione continua ad aumentare. Lunedì il Parlamento del Venezuela, con maggioranza dell’opposizione, ha presentato un report sui conti del Paese durante il primo semestre del 2018. Fino a giugno l’indice annuale dell’inflazione è arrivato a 46.305%.

Il deputato José Guerra, uno degli autori dello studio economico, ha spiegato che l’inflazione quotidiana del Venezuela durante il mese di giugno è stata del 2,8%, cioè, il costo della vita di un anno in Paesi come il Cile o la Colombia. Il report conferma che l’inflazione ha superato i 18 punti rispetto al mese di maggio, quando per la prima volta è stata raggiunta la barriera del 100% in un mese. In termini pratici, nella situazione attuale i venezuelani hanno bisogno di un intero salario minimo per comprare un chilo di carne. I contanti non si trovano sul mercato e le banche limitano sempre di più le transazioni commerciali. Il Paese vive dall’invio di denaro dall’estero, le cosiddette “remesas familiares”.

Anche se elaborato dai parlamentari venezuelani, questi dati sono considerati “extra ufficiali” da parte del regime di Nicolás Maduro. A causa delle cattive notizie, la Banca Centrale del Venezuela ha smesso di pubblicare informazioni sullo stato dell’economia del Paese da febbraio del 2016.

Il Fondo Monetario Internazionale è meno pessimista. Invece di 46.305%, l’organizzazione internazionale prevede un’iper-inflazione del 13.800% per il 2018 in Venezuela. Tra le causa di quest’ecatombe economica e finanziaria ci sarebbe la stampa di denaro senza controllo in un Paese che dal 2014 è in recessione e la caduta di produzione del petrolio e del prezzo del greggio. Il 96% delle entrate economiche del Venezuela proviene dal settore petrolifero.

Per Maduro però la crisi ha un’origine nella guerra economica degli Stati Uniti per colpire la rivoluzione socialista e invadere il Paese. Lo scorso 20 giugno ha annunciato un contro-colpo con l’occupazione di 97 mercati municipali per controllare i prezzi. Decise anche di fissare il prezzo di 50 prodotti della spesa alimentaria. Questo però, secondo alcuni analisti, provoca più inflazioni e meno assortimento nel mercato.

Il piano del regime di Maduro per riattivare l’economia venezuelana punta sulla Turchia. Oggi a Istanbul il presidente venezuelano ha incontrato un gruppo di imprenditori turchi che potrebbero investire nel Paese sudamericano. “Abbiamo portato un documento completo con tutte le possibilità di investimento in Venezuela – ha dichiarato Maduro nel Forum Turchia-Venezuela -. Questo è il primo scenario dove Venezuela si presenta con una proposta molto dettagliata”.


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