Grande e grosso guaio politico e comunicativo per Matteo Salvini. Il leader della Lega è stato il più grande beneficiario di una massiccia campagna di comunicazione volta ad amplificare l’allarme sociale per l’immigrazione. Un vero e proprio network (con il contributo non banale di media russi come Sputnik) ha lavorato su web e social per propagandare notizie vere insieme a non poche fake news. E il partito di Salvini ne ha potuto trarre il dividendo politico ed elettorale. Naturalmente la pressione comunicativa resta forte e poco male se il capo del partito ora è anche ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio. Se non fosse che… Un incidente politico e istituzionale si è determinato a causa proprio del cortocircuito della disinformazione.
LA FAKE NEWS
Matteo Salvini ha infatti twittato e commentato una notizia che circolava da giorni sul web (partita dal Vox News Info) che riporta le proteste di alcuni nordafricani richiedenti asilo che, secondo questi media, avrebbero preteso servizi come la televisione satellitare di Sky e l’aria condizionata. Quale migliore spunto per la propaganda leghista sulla lotta immigrazione clandestina? Peccato però, che la stessa era stata già smentita direttamente dalla Prefettura della città veneta, a seguito di un’accurata indagine condotta da diversi giornalisti impegnati nello scovare le fake news che manipolano la percezione dei fatti.
Ma andiamo con ordine.
L’INDAGINE
Il primo a farsi venire qualche dubbio è stato il giornalista del Fatto Quotidiano Fabio Butera che, telefonando direttamente alla Prefettura di Vicenza per chiedere delucidazioni in merito alle presunte proteste, si è visto smentire il fatto in modo chiaro. Le istanze sollevate dai richiedenti asilo sarebbero ascrivibili ai certificati di residenza e non ad abbonamenti tv. “Lo abbiamo letto anche noi dai giornali”, gli avrebbe dunque detto il viceocapogabinetto che si era occupato della vicenda. Il giornalista e blogger David Puente si prende la briga di fare una ulteriore verifica sulla verifica. Chiama la Prefettura (ufficio territoriale del Ministero dell’Interno) e pubblica la risposta.
LA (NON) SMENTITA
Ripristinare la correttezza dell’informazione non è facile. Rimettere il dentrificio nel tubetto è complicato e con le fake news che corrono sui social lo è ancora di più. Qualche quotidiano online corre ai ripari. Il Giornale aveva titolato: “Ai migranti non basta il digitale. E adesso pretendono pure Sky”. Prima ed indipendentemente dalla smentita, Matteo Salvini pubblica questo tweet.
CONCLUSIONE (SIC!)
Il leader della Lega scrive tre ore dopo la pubblicazione della risposta della Prefettura. È normale che un Ministro dell’Interno faccia propaganda politica con notizie false smentite precedentemente dagli uffici che dovrebbe governare? Il cortocircuito è gravissimo. E meriterebbe una risposta istituzionale adeguata, a partire dalle scuse del Ministro ai cittadini (e ai suoi follower).