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Parte Cyber Affairs, prima agenzia stampa sulla sicurezza cibernetica

È operativa da ieri Cyber Affairs, la prima agenzia di stampa italiana dedicata alla sicurezza cibernetica.

CHE COS’È

Ogni giorno – dal lunedì al venerdì – sarà realizzato da Cyber Affairs un notiziario diffuso attraverso Askanews arricchito da una newsletter settimanale gratis per i sottoscrittori e giornaliera per gli abbonati.

LA CASA EDITRICE

Cyber Affairs è un prodotto giornalistico realizzato in partnership con le testate Formiche, Formiche.net, Airpress ed Askanews. Il suo editore, Paolo Messa, anche vicepresidente esecutivo della holding Base per Altezza, è “convinto – ha scritto Prima Comunicazione – che la crescita del business della cyber security sia una buona opportunità per fare informazione”.

I NOMI

A dirigere il nuovo prodotto editoriale sarà Michele Pierri, giornalista professionista di Formiche.net Airpress, testate partner del progetto insieme al gruppo Askanews. Cyber Affairs vanta un comitato scientifico di cui fanno parte il prof. Roberto Baldoni, direttore del Centro di ricerca di cyber intelligence and information security dell’Università La Sapienza di Roma; Paolo Scotto di Castelbianco, direttore della Scuola di formazione del Comparto intelligence e responsabile per la comunicazione istituzionale del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza; e il generale Luigi Ramponi, ex direttore del Sismi e già parlamentare, oggi presidente Centro studi difesa e sicurezza (Cestudis).

LE RAGIONI

Perché nasce Cyber Affairs? Si riscontra oggi in Italia, sottolineano i promotori dell’iniziativa, “una carenza ancora troppo forte di un’adeguata cultura della sicurezza cibernetica, che espone il nostro Sistema Paese a pericoli sempre maggiori”.

Esempi concreti – posti in evidenza nell’ultima Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza presentata al Parlamento – sono gli attacchi, sempre più frequenti condotti verso gangli vitali della nazione, come il sistema bancario e finanziario; nei confronti di reti infrastrutturali deputate al nostro approvvigionamento energetico; o l’intensificarsi dello spionaggio cibernetico, spesso realizzato da attori statali e volto all’acquisizione illecita di informazioni sensibili ai danni di aziende operanti in settori strategici per il Paese e ad elevato know-how.
Manca, inoltre – evidenzia il Cyber Security Report 2015, realizzato dal CIS-Sapienza e dal Laboratorio Nazionale di Cyber Security – “un approccio omogeneo per affrontare la cyber security”, sia in ambito pubblico sia in quello privato, bisognosi di maggiore cooperazione.

GLI OBIETTIVI

C’è, infine, un livello ancora più diffuso e pervasivo che riguarda la sicurezza personale di ogni cittadino: con la rivoluzione dell’Internet delle Cose, ogni famiglia – che abbia un frigorifero o usi un’autovettura – va incontro a rischi non trascurabili.

“Il progetto – spiega Pierri – nasce dalla volontà di promuovere una maggiore e più puntuale informazione sulle sfide della dimensione cibernetica e sulle minacce per la sicurezza di imprese, istituzioni e cittadini”.


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