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Ecco come Papa Francesco ha elogiato i Cavalieri di Colombo

Di Andrea Gagliarducci per ACI Stampa
papa francesco

Con un messaggio firmato dal Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco ha fatto avere il suo saluto ai Cavalieri di Colombo, l’associazione benefica americana che si è riunita per la 135esima convention suprema a St. Louis dall’1 al 3 agosto.

I Cavalieri di Colombo sono una solida realtà nel mondo cattolico che conta 1,9 milioni di membri. Il loro Cavaliere Supremo, Carl Anderson, è membro della Pontificia Accademia per la Vita ed è stato anche nel Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione. Fondati da padre Michael McGivney, il cui processo di beatificazione in corso, operano in tutto il mondo.

Scrivendo ai Cavalieri di Colombo, il Cardinale Parolin ricorda il tema della convention – “Convinti dell’Amore e del Potere di Dio” – e sottolinea che sta proprio in questa convinzione che c’è “la fonte di tutta la missione cristiana e la fede”, una convinzione che è alla base “de vostro entusiasmo per l’evangelizzazione”, un entusiasmo che ha portato “alla fondazioene dei Cavalieri di Colombo come una unione fraterna e caritatevole di laici cattolici”.

Nel messaggio, il Cardinale Parolin ricorda che il Papa ha spesso parlato di “guerra mondiale a pezzi” e ha chiesto “ai cristiani di ogni dove di respingere questa mentalità di morte, e di combattere la crescita di una globale cultura dell’indifferenza che scarta gli ultimi dei fratelli e delle sorelle”. Un appello cui i Cavalieri di Colombo – afferma – “rispondono generosamente, impegnandosi in prima persona per la santificazione del mondo”.

Il Papa – continua il cardinale Parolin – apprezza in particolare “la santità del matrimonio e la dignità e la bellezza della vita di famiglia”, e per questo “il rafforzamento di solidi valori famigliari e una rinnovata responsabilità per la salute morale della comunità” aiuterà a superare “la polarizzazione”.

Infine, Papa Francesco ha chiesto di esprimere “gratitudine” per l’impegno dei Cavalieri nel supporto “dei nostri fratelli e sorelle cristiane in Medio Oriente”, attraverso il Knights of Columbus Refugee Relief Fund che è “un eloquente segno del fermo impegno del vostro ordine alla solidarietà e alla comunione con i vostri fratelli cristiani”.

Molte le testimonianze durante la convention. Padre Gerald Hammond, un missionario di Maryknoll che da tempo si muove verso il Nord Corea, è stato premiato con il “Gaudium et Spes Award”. Dal 1995 ad oggi, ha fatto 50 viaggi verso il Nord Corea per curare pazienti con la tubercolosi.

Durante la convention, è stato annunciato che i Cavalieri di Colombo che doneranno 2 milioni di dollari per ristabilire famiglie irachene sfollate dallo Stato Islamico nella città di Karemlesh, nella piana di Ninive.

(Articolo pubblicato su Acistampa)



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