Rafforzare la partnership tra industria e istituzioni, investire in innovazione e promuovere la cooperazione a livello internazionale. Potrebbe essere riassunta con questa frase la prima giornata di Cybertech Europe, l’evento mondiale dedicato alla cyber-security che sta riunendo a Roma, presso il centro congressi La Nuvola, aziende, esperti del settore e rappresentanti istituzionali nazionali e internazionali. I numerosi panel, workshop e dimostrazioni sono stati aperti questa mattina dagli interventi del ministro della Difesa Roberta Pinotti e di Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, co-organizzatore dell’evento.
LE PAROLE DEL MINISTRO PINOTTI
“Dobbiamo necessariamente dedicare attenzione e risorse alla sicurezza dell’ambiente cibernetico”, ha detto il ministro Pinotti, accompagnata per l’occasione dal capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano. Lo devono fare per prime le istituzioni. “È compito dello Stato – ha detto la numero uno della Difesa – tutelare la collettività nella sua interezza, proteggendola tanto dalle violazioni delle regole che si verificano al suo interno, quanto dalle offese che vengono dall’esterno”. Eppure, ha aggiunto, “proprio come avviene nel caso del cosiddetto mondo reale, non può essere solo lo Stato, nelle sue varie articolazioni, a tutelare la sicurezza del sistema e il rispetto delle regole”. In un dominio come quello cibernetico, “gli attori privati sono altrettanto importanti: lo sono i singoli cittadini e utenti, e lo sono ovviamente in misura maggiore, le grandi realtà, quelle che gestiscono i dati e le reti e quelle che producono software”. Grandi aziende e istituzioni, ha ribadito il ministro, “devono lavorare insieme”, in particolare in due settori, sui quali costruire questa partnership pubblico-privata: “Lotta contro la cyber-criminalità e produzione di contenuti positivi”.
UN APPROCCIO SUI CONTENUTI
La cyber-security non riguarda infatti solo software e sistemi attaccabili. “Dobbiamo dedicare una grande attenzione anche ai contenuti che, attraverso la rete giungono a destinazione, nei circuiti informativi, nelle nostre case, nelle stanze dei nostri figli”, ha avvertito la Pinotti. Il fenomeno delle radicalizzazioni online, che ha garantito all’Isis una capacità penetrativa importante in Occidente, è stato “per troppo tempo sottovalutato” e ora deve essere affrontato proprio sui contenuti. “Il lavoro da fare è enorme, perché la capacità di produrre questo genere di narrazione dell’odio e della violenza è molto sviluppata”, ha aggiunto. “La Difesa – ha garantito la numero uno del dicastero – sta studiando questo genere di minaccia e come elaborare delle contro-narrazioni che ci permettano di contrastare i racconti di chi incita alla violenza e al conflitto”. I primi risultati di questo lavoro sui contenuti arriverà “tra pochi mesi”.
L’INTERVENTO DI PROFUMO
All’intervento della Pinotti hanno fatto eco le parole del ceo di Leonardo Alessandro Profumo: “È importante stabilire sinergie all’interno di un ecosistema Industria-Università-Governo”. L’obiettivo è “trasformare le vulnerabilità dell’era digitale in opportunità”. Come farlo? Sono otto le azioni essenziali descritte da Profumo. Tra queste, particolare attenzione a fare gioco di squadra a livello internazionale, soprattutto nel contesto europeo, dove la Direttiva Nis è “un fondamentale passo avanti”. Lo step successivo a livello continentale consiste, secondo il manager, nel “superare la frammentarietà dell’attuale mercato” che resta “un elemento di debolezza e non sostenibile sotto il profilo degli investimenti”. Occorre dunque potenziare “la competitività dell’intera industria europea della sicurezza”.
OLTRE L’EVENTO
A margine del suo intervento, Profumo si è intrattenuto con la stampa toccando i temi di attualità del Gruppo. “Mauro Moretti aveva affermato di voler crescere un po’ più del mercato, dando una linea guida al mercato finanziario di ricavi tra il 3% e il 5%. Io spero che riusciremo ad andare sopra”, ha affermato Profumo. “Se cresce la parte alta del bilancio – ha detto il manager -, riusciamo ad aumentare il numero degli occupati che Leonardo ha, e questo credo sia anche un dovere sociale”. Dopo la recente ufficializzazione delle nomine e la creazione delle due nuove strutture (il “Chief Commercial Officer” e il “Chief People, Organization and Transformation Officer”), il prossimo passo sarà il piano industriale. “Arriverà a gennaio”, ha ribadito Profumo. Perciò, “è ancora presto per parlare, stiamo lavorando sul nuovo piano aziendale che prevede continuità rispetto a quanto fatto precedentemente da Moretti”. L’ex amministratore delegato, a detta di Profumo, “ha fatto un lavoro estremamente importante che è quello di aver fatto la ‘One company’, che per noi è la base per andare avanti”. Il nuovo ad ha riconosciuto al suo predecessore anche il merito di aver “focalizzato Leonardo sui settori della difesa e dell’aerospazio”, cosa che permette al gruppo di piazza Montegrappa di avere “un core business molto chiaro” su cui ora occorre “capire come accelerare la crescita”.
CYBERTECH EUROPE E LA SECONDA GIORNATA
La cooperazione continentale invocata da Profumo passa anche da eventi come Cybertech, non a caso denominato “Europe” per l’appuntamento romano. Nato nel 2014 in Israele, l’evento è cresciuto di anno in anno ed è oggi presente in quasi tutti i continenti. Oltre che a Tel Aviv – dove rappresenta il più grande evento di cyber solutions al di fuori degli Stati Uniti con più di 10mila partecipanti da oltre 50 Paesi – la manifestazione si tiene ormai stabilmente anche nel Vecchio Continente, in Asia e in Nord America (e dal 2018 anche in America Latina). Domani andrà in scena la seconda giornata, che si aprirà con un panel nella Plenary Hall dedicato alla digitalizzazione e alla necessità di aumentare la consapevolezza e la conoscenza sul tema. Focus delle discussioni saranno i servizi e le soluzioni per rispondere alle sfide cyber. Ne parleranno: Gian Paolo Meneghini, rappresentante del Parlamento europeo in Italia; Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale; Joy Smith, leader di Cyber Solutions per McKinsey; e Andrea Biraghi, Managing Director of the Security & Information Systems Division di Leonardo.