Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

Da De Gasperi all’IA: come si scrive la storia. Lezioni di futuro
L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Telecom, come si punzecchiano Recchi e Patuano. Le foto

1 / 13
Giuseppe Recchi e Marco Patuano
2 / 13
Marco Patuano e Giuseppe Recchi
3 / 13
Giuseppe Recchi
Giuseppe Recchi
4 / 13
Giuseppe Recchi
5 / 13
Giuseppe Recchi
6 / 13
Marco Patuano
7 / 13
Marco Patuano e Giuseppe Recchi
8 / 13
Marco Patuano
9 / 13
Marco Patuano e Giuseppe Recchi
10 / 13
Marco Patuano
Marco Patuano e Fedele Confalonieri
11 / 13
Marco Patuano
12 / 13
Marco Patuano
13 / 13
Marco Patuano
Giuseppe Recchi
Marco Patuano e Fedele Confalonieri

Il presidente Giuseppe Recchi e l’ad Marco Patuano si sono divisi sulla tempistica dell’operazione di concambio delle azioni approvata ieri dal cda di Telecom Italia. Il progetto prevede che venga offerto ai soci senza diritto di voto di concambiare il loro titolo con un’azione ordinaria aggiungendo 9,5 centesimi di euro e rinunciando così al privilegio sul dividendo.

A spingere per un’accelerazione della manovra è stato Recchi. La ricostruzione delle ultime vicende del cda di Telecom si può leggere in questo articolo di Formiche.net.

Ha scritto oggi Giovanni Pons di Repubblica:

La ricostruzione al momento più attendibile riferisce di un incontro tra Recchi e Patuano nei giorni precedenti il cda per concordare l’ordine del giorno. La volontà di Patuano, a quanto si è appreso da fonti qualificate, sarebbe stata quella di portare all’attenzione del cda un ulteriore aggiornamento sull’operazione di conversione che era monitorata costantemente dal direttore finanziario Peluso. Ma Recchi avrebbe sconsigliato di procedere con un ulteriore aggiornamento. Tuttavia, a sorpresa, in apertura di cda, il presidente avrebbe anticipato la discussione dell’ultimo punto all’ordine del giorno che prevedeva “operazioni straordinarie”, inserito all’insaputa di Patuano e Peluso. I quali, a quel punto, hanno criticato fortemente la modalità con cui si stava procedendo per un’operazione così complessa. In una pausa del cda Recchi e Patuano hanno anche avuto un incontro faccia a faccia in una saletta a porte chiuse in cui si sono accusati a vicenda. Poi dai consiglieri indipendenti è spuntato lo studio di Equita che consigliava di sfruttare al volo la finestra di prezzi favorevole per la conversione e quindi Peluso si metteva al lavoro con il suo team per rendere possibile la decisione del cda entro la sera stessa. Cosa poi avvenuta con un voto all’unanimità. In coda è invece andata la discussione sull’accesso alla rete che invece era il primo punto all’ordine del giorno.
Tutto ciò ovviamente ha accresciuto le tensioni tra presidente e ad che covano sottotraccia fin dalla nomina di questo consiglio avvenuta nell’aprile 2014, con l’attribuzione a Recchi di alcune deleghe. Ora si tratta anche di capire se l’accelerazione alla conversione delle rnc, visto che non è stata sollecitata dalla struttura interna della direzione finanziaria, sia stata un’idea del presidente, di altri consiglieri o se è stata in qualche modo suggerita dall’esterno. Il fatto che due banche d’affari, Equita per gli indipendenti e Citi per il board, ci lavorassero da tempo, può far insorgere qualche sospetto. Non a caso Patuano e Peluso ieri con gli analisti hanno tenuto a sottolineare che non hanno avuto «alcun contatto con i soci in merito a quest’operazione». Ma altri forse sì e proprio ieri da Parigi Vivendi ha fatto sapere informalmente che non si opporrà all’operazione nell’assemblea del 15 dicembre. Il cui ordine del giorno, entro dieci giorni dalla convocazione, può essere integrato da soci che possiedono più del 5% del capitale“.

Ecco tutti gli scatti dei vertici di Telecom Italia selezionati da Formiche.net 

(Foto di Umberto Pizzi e ImagoEconomica)

 

 

×

Iscriviti alla newsletter

LE NOSTRE RIVISTE

formiche AirPress decode39 healthcarepolicy

SEGUICI SUI SOCIAL