Ci siamo rassegnati con largo anticipo alla retorica sul ‘ 68 che ci aspetta tra qualche mese. Sappiamo già che gli eterni studenti della meglio gioventù si preparano a festeggiare il quarantennale di quello che Sarkozy ha indicato come “l’anno della deresponsabilizzazione” (lettura per altro, che ci vede concordi).
Quello che non ci aspettavamo e che tutto ciò fosse anticipato, e preventivamente smentito, dalla cronaca. Da un ex Br condannato per omicidio (e mai pentito) che, in semilibertà, ricade nel vizio della rapina.Polemiche a non finire sul sistema di benefici sui detenuti, su Amato e Mastella, su magistratura e codice.
A nessuno è venuto in mente che, dietro la libertà di un assassino non pentito, c’è un problema culturale. Che i giudici, memori del tempo che fu, siamo ancora troppo inclini a considerare i terroristi “ex-compagni che hanno sbagliato” ?