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L’Osservatorio addormentato e il monopolio televisivo della sinistra

Di yb

Stamattina al risveglio, abbiamo letto i giornali e abbiamo scoperto che la sinistra in tv la fa da padrone. Stando al monitoraggio del mese di settembre dell’Osservatorio di Pavia, sembra che il distacco tra la presenza delle due parti politiche sia abissale non solo nei telegiornali e nelle trasmissioni di informazione ma anche (cosa ben più grave!)nelle trasmissioni che l’Osservatorio definisce come di Genere “Altro”. In realtà, le percentuali di presenza nettamente superiori dell’Unioni rispetto alla Casa delle Libertà si spiegano facilmente con la cosiddetta regola del 33 per cento.  Secondo questo criterio, che tanto amava applicare Zaccaria quando era presidente della Rai durante il precedente governo della sinistra, la presenza in tv deve essere ripartita dedicando un terzo al governo, un terzo alla maggioranza e un terzo all’opposizione. Se si pensa che essendo la maggioranza stessa al governo quei dati vanno ovviamente a sommarsi e che a questo numero vanno aggiunti anche i dati relativi ai soggetti istituzionali (Presidente della Repubblica e presidenti delle Camere provengono dal centro sinistra), il conto è presto fatto. Ma la follia di questa regola, è ormai cosa nota e sicuramente dannosa sia che governi il centrosinistra sia che lo faccia il centrodestra. Quello che, invece , sconvolge -e che nessuno può negare- è come sia cambiato l’atteggiamento dell’istituto di analisi della comunicazione. L’Osservatorio di Pavia, nato nel 1994 per “verificare il grado di pluralismo nei media ed incidere sul processo di democratizzazione del Paese”, è sempre stato attento a valutare la nota faziosità dei media a vantaggio del governo. Le cose non sono andate diversamente nel precedente governo Berlusconi, quando l’Osservatorio non si è mai lasciato sfuggire occasione per bacchettare il Polo per il troppo spazio in tv. Per questo,  è abbastanza imbarazzante notare come oggi di quell’Osservatorio sempre presente e vigile non vi sia più traccia. Sembra addormentato, caduto in un sonno che non è stato turbato nemmeno dagli ultimi eventi.  In molti, infatti, hanno criticato lo spazio riservato alla manifestazione di An di domenica scorsa, decisamente risicato se si pensa alle 500mila presenze registrate.



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