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Prodi come Ponzio Pilato. Riformisti crocefissi

Di pm

Prodi è ciclista e maratoneta. In realtà, lo sport nel quale è più abile è lo sci, e in particolare nella tecnica dello slalom. Com’era prevedibile, ha aggirato il paletto del ddl welfare con destrezza e leggerezza. Due ministri si sono astenuti, ma non importa. Qualcuno protesta ancora? No problem! Il premier ricorda, ridendo sotto i baffi, che la nostra è una democrazia parlamentare e non governativa. Tradotto: in Parlamento accada quel che accada, il governo la sua parte l’ha fatta. Lui si lava le mani e i riformisti (i coraggiosi, …ahahah!) restano da soli e sconfessati. L’approvazione del ddl si trasformerà in un mini suk in cui a rimetterci ci saranno loro. Faremmo i complimenti a Prodi se non fosse che queste manovre di Palazzo (chapeau per la bravura!) vanno a detrimento di un Paese che invece ha bisogno di riforme vere e strutturali.



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