Stamattina a Madrid è stata letta la sentenza sulla strage che l’11 marzo uccise 191 persone e ne ferì altre 1.800. “Fu una cellula islamica”, così ha parlato il presidente del Tribunale, affermando che nessuna delle prove presentate durante il dibattimento avvalla la “tesi alternativa”, cioè quella che riteneva l’Eta responsabile della strage. In collegamento da Milano, Osman Rabei detto “Mohammed l’Egiziano”, ritenuto la mente degli attentati, ha assistito alla lettura della sentenza di proscioglimento emessa per lui dai giudici: è stato scagionato dal tribunale per mancanza di prove. Insieme a lui sono stati assolti anche gli altri due imputati i “teorici” degli attentati, condannati soltanto per appartenenza a banda armata. E’ questa una delle sorprese della sentenza che non riconosce quindi alcun “autore intellettuale” delle stragi. Tre degli accusati, considerati i responsabili reali, sono stati condannati alle pene maggiori, 40 anni: in Spagna non sono previste pene superiori! In ogni caso, anche se lascia un po’ perplessi la limitazione della pena per un tale reato, almeno dopo oltre tre anni le famiglie di tutte le vittime elencate all’interno del monumento della stazione di Atocha hanno ottenuto giustizia.
Stragi di Madrid: “L’Eta non c’entra”
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