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Un governo appeso ai senatori a vita

Di pm

Premettiamo che Formiche considera politicamente un errore chiedere le dimissioni di Visco su una vicenda torbida e poco chiara come quella che lo ha visto contrapposto al Comandante della GdF. Fossimo stati una forza politica presente in Parlamento, avremmo presentato una mozione di sfiducia nei contronti di Tps e per la sua pessima – a nostro giudizio – politica economica. Ciò detto, il voto del Senato lascia senza parole. Il governo si salva per un solo voto di scarto e solo grazie al fatto che i senatori a vita Colombo e Montalcini hanno votato insieme alla maggioranza. Il presidente della Repubblica dovrebbe al più presto prendere atto di ciò che gli italiani hanno già capito da alcuni mesi: l’esperienza del governo Prodi è tecnicamente finita. Magari ce ne può essere un’altra, non sappiamo. Ma questa, sono i numeri che parlano, è esaurita. Unico premio di consolazione: Giulio Andreotti, l’unico senatore a vita che ha fatto quello che avrebbero dovuto fare i suoi colleghi. Astenersi. Se gli altri avessero votato come il nostro Divo, avremmo guadagnato la soluzione di una crisi. Che invece continua.

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