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Welfare: il conto lo pagano i “bamboccioni”

Qualunque sia l’esito del referendum sul Protocollo del 23 luglio, una cosa è sicura. I “bamboccioni” saranno penalizzati una volta di più. Se infatti i lavoratori e i pensionati chiamati al voto riterranno di salvare l’accordo, i “bamboccioni” con contratti di lavoro a progetto saranno chiamati a sostenere con i loro contributi l’abolizione dello scalone. Se invece i lavoratori e i pensionati voteranno per il no, si apriranno scenari sconfortanti, la soglia dei 58 anni verrà rimessa in discussione, le liste di lavoratori usuranti verranno ampliate, con le inevitabili conseguenze sul futuro pensionistico delle nuove generazioni che si farà ancora più incerto. Insomma, un‘alternativa deprimente che non può stupire in un paese nel quale al tavolo delle trattative siedono tutti, dai pensionati ai commercianti, ma non i “bamboccioni”.     



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