Settimo giorno di sciopero del settore ferroviario a Parigi. La città è immersa nel caos, ma niente può scalfire l’incrollabile monsieur Sarkozy. Né le pressioni dei rappresentati dei sindacati , né i sabotaggi ai binari dei treni. Il presidente francese ha assicurato che la sua posizione nel processo di negoziazione delle riforme sulle pensioni è ferrea. Non ha intenzione di fare alcun passo indietro, non cederà di fronte alle tensioni. Da adesso in poi, il suo sarà un atteggiamento aperto al dibattito e alle trattative ma senza concessioni per quanto riguarda “i cambiamenti di cui ha bisogno la Francia”.
Secondo Sarkozy, una minoranza, quella dei manifestanti, non può imporsi alla maggioranza che ha necessità del funzionamento dei servizi di trasporto per svolgere la sua vita quotidiana. Per lui la democrazia e l’ordine pubblico vanno a braccetto e devono essere pienamente rispettati.
“Non voglio che ci sia un vincitore nè un sconfitto. Fino alla fine sarò determinato. La riforma si farà, che nessuno pensi il contrario, però sarò aperto (al dialogo), perchè è il mio dovere”, ha dichiarato Sarkozy, concludendo che la Francia ha urgente bisogno di riforme e – quindi – le avrà. Ancora una volta, chapeau!
