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La Bhutto agli arresti domiciliari

Un filo di ferro e decine di poliziotti con veicoli armati hanno circondato la casa della ex prima ministra pakistana e leader dell’opposizione, Benazir Bhutto.

Il ministro dell’Informazione, Tariq Aziz, ha spiegato che non si tratta di una misura di privazione della libertà, ma bensì di un’operazione per impedire la sua partecipazione alla manifestazione di Rawalpindi, visto che non è stato possibile dissuaderla dal presentarsi alla protesta, mentre aumentano le minacce di attentati suicidi. Quindi, in teoria non è arrestata, ma qualora provasse ad uscire di casa, scatterà immediatamente l’arresto.

Tra le detenzioni dei 5 mila simpatizzanti del Partito popolare, il fermo alla Bhutto è il più controverso e quello che genererà più disturbi dentro e fuori dalla città di Islamabad. Una prova in più che in Pakistan la stabilità è una realtà ancora molto lontana a venire.

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