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Pechino ’08: silenzio, parla l’Ue

Approvando con 580 voti favorevoli, 24 contrari e 45 astensioni una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi i politici eccetto l´IND/DEM, il Parlamento europeo condanna fermamente «la brutale repressione dei dimostranti tibetani» da parte delle forze di sicurezza cinesi e «tutti gli atti di violenza» avvenuti in Tibet, e chiede «un´indagine aperta e indipendente» da svolgere sotto gli auspici delle Nazioni Unite.
 
Il Parlamento europeo ha inoltre espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e rivolto un appello alle autorità affinché presentino un elenco delle persone detenute, trattino queste ultime conformemente al diritto internazionale in materia di diritti umani e «non ricorrano in nessuna circostanza alla tortura». L´UE ha infine invitato il governo cinese a garantire assistenza legale agli arrestati e ha chiesto l´immediato rilascio di tutti coloro che hanno manifestato pacificamente esercitando il loro legittimo diritto alla libertà di espressione. Nel caso la Cina non risponderà in maniera fattiva alle richieste, verrà valutata l´ipotesi di disertare i Giochi Olimpici. Finalmente si ascolta la voce Europea e ci auguriamo abbia buon seguito.
 

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