La politica dei “figli unici” era stata implementata nel 1970 per controllare la sovrappopolazione in Cina. Esistevano certo alcune eccezioni per le minoranze etniche, quando tutti e due genitori sono figli unici e quando il primo discendente è femmina.
Ma dopo la tragedia del terremoto che ha ucciso più di 60.000 persone, il governo cinese ha messo in atto una misura per permettere ai genitori di persone che sono morte o hanno avuto gravi ferite, di godere di una deroga alla regola e avere un altro figlio. Le città più favorite sono Chengdu, Dujiangyan e Pengzhou.
Più di 7000 scuole sono crollate durante il terremoto, per cui sono molte le famiglie che hanno perso l´unico figlio che avevano. Sono in tante le denunce contro la corruzione delle dite che costruiscono le scuole, visto che molti palazzi vicini non hanno subito danni. Un dramma che ci ricorda quanto è accaduto nella scuola di San Giuliano di Puglia nel 2001, dove sono morti 27 bambini e una insegnante dopo il crollo della struttura.
Intanto, in Cina aumenta il numero di vittime e il pericolo delle dighe d´acqua. Larghe porzioni di popolazione continuano ad essere evacuate per prevenire altri decessi.
