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Una strategia globale sull’alimentazione

Misure contro la speculazione sui prodotti di base, analisi dei prezzi praticati dalla grande distribuzione, aumento delle riserve, esame del ruolo delle biotecnologie, produzione sostenibile di biocarburanti e conversione dei rifiuti in gas e, last but not least, promozione della produzione alimentare nei Paesi in via di sviluppo e del commercio equo.
Questo il lavoro di oggi del Parlamento europeo , che con 485 voti favorevoli, 52 contrari e 7 astensioni ha approvato una risoluzione in cui si sottolinea anzitutto che negli ultimi tre anni i prezzi mondiali del grano hanno subito un aumento del 181%, mentre dall´inizio del 2008 i prezzi del riso sono aumentati del 141% e i prezzi dei prodotti alimentari a livello globale hanno registrato complessivamente un aumento dell´83%. Il Parlamento di Bruxelles rileva che un rincaro incontrollato dei generi alimentari potrebbe acuire le condizioni di povertà di oltre 100 milioni di persone nei paesi in via di sviluppo.
Pertanto, è sempre più  necessario sottolineare «la natura fondamentale» del diritto all´alimentazione e la priorità di migliorare l´accesso, per tutte le persone e in ogni momento, a prodotti alimentari sufficienti. Gli Stati «hanno l´obbligo di proteggere, di rispettare e di far rispettare tale diritto umano fondamentale» che viene «sistematicamente violato», poiché due miliardi di persone vivono ancora in condizioni di povertà estrema e 850 milioni di esseri umani soffrano quotidianamente la fame. Ritenendo che l´aumento dei prezzi dei prodotti alimentari «accentua la necessità di una risposta politica integrata e di una strategia globale per risolvere il problema alimentare», il Parlamento ha sollecitato quindi il Consiglio a garantire la coerenza di tutte le politiche nazionali ed internazionali in materia.
Il Parlamento ha rilevato, inoltre, che la domanda di prodotti alimentari sta crescendo, in particolare nei paesi emergenti quali la Cina e l´India, ma ha anche ricordato che secondo la FAO «non vi è mancanza di cibo a livello globale nel pianeta». Tuttavia, «una quota importante» della produzione cerealicola mondiale del 2007 «sarà utilizzata per l´alimentazione animale (760 milioni di tonnellate) e circa 100 milioni di tonnellate per la produzione di biocarburanti». E´ necessario, quindi, attuare politiche sociali adeguate per conferire maggiore autonomia ai poveri e alle popolazioni svantaggiate, e per mitigare gli effetti della crisi alimentare, frutto – secondo i deputati europei – di un aumento della speculazione sulle materie prime agricole ed alimentari.

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