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Morte di un manichino a Milano

Proprio mentre in Senato si vuole ridiscutere la sentenza che dà la possibilità al papà di Eluana di lasciar morire sua figlia dopo 15 anni di stato vegetativo e, dunque, si riaccende il dibattito sulla vita e sulla morte, sulla libertà e sull´etica, a Milano un giostraio diventa ricco con una nuova attrazione: un manichino che muore tra fumi e scariche elettriche, proprio come i condannati alla pena di morte negli Stati Uniti. Basta inserire una monetina e lo spettacolo ha inizio. La gente paga e alla fine ride. Alla faccia dell´etica, del dibattito, delle questioni di vita e di morte. Insorgono i genitori del Moige e con loro i rappresentanti politici di un po´ tutte le famiglie. Eppure la gente continua a mettere la monetina e a ridere a fine spettacolo. Ci stupiamo della sorpresa e dello scalpore che sta generando il manichino milanese. Il museo delle cere di Londra ha da sempre un´apposita sezione dedicata a torture e ammazzamenti vari, con un gagliardo “Jack the Ripper”, tradotto Jack lo Squartatore che si dà da fare con le sue giovani vittime. La gente anche lì paga, guarda, magari ride, scatta qualche foto e poi passa alla riproduzione di Paris Hilton. Di cosa ci meravigliamo? Da anni i film horror riempiono le sale, Tarantino ha sdoganato gli assassini e la vendetta con Kill Bill – Uccidi Bill, cult-movie di qualche anno fa in cui tutti, ma proprio tutti, non vedono l´ora che Bill muoia e pregustano il frame finale, chiedendosi come verrà messa in scena la sua dipartita. Viviamo immersi nell´etica pulp e ci meravigliamo del manichino di Milano? Quello semmai può intristire, se pensiamo alla fine dei condannati americani e al loro dolore, ma semmai intristisce ancora di più il plauso verso le ultime esternazioni del governo Cinese che “per non ferire gli atleti occidentali” ha deciso di non servire carne di cane durante le Olimpiadi. Bene! Hanno applaudito gli animalisti e tutti quelli che hanno un barboncino, ma nessuno si è però preoccupato di chiedere se anche le esecuzioni capitali verranno interrotte durante la breve parentesi olimpica. Nessuno si è scandalizzato per una cosa del genere. Però ci si scatena contro il manichino di Milano…è più facile, come sparare su un´agenzia di pompe funebri. Quanto siamo pulp!
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