Non credevamo sarebbe stato un autogol di simile portata. Eppure, forse complice il caldo estivo (che pure ieri si era mitigato) i toni si sono surriscaldati e quella che doveva essere la piazza dell´opposizione anti-Cav si è ridotta ad una piazza da squallido mercato del pesce. Ognuno tirava su sul prezzo per vendere le ultime cassette di paranza, e si sa, quando c´è da vendere non si va per il sottile. Così, Di Pietro si dissocia da Guzzanti e Grillo e dalle loro accuse di infimo livello al Presidente Napolitano e al Papa. Ci chiediamo da chi si fosse “dissociata” ieri la Guzzanti a questo punto, visto che ormai la sua rabbia sgangherata assume i contorni di una patologia clinica (la Medusa di berlusconi ha distribuito i suoi flop cinematografici, da quello non sembra si sia dissociata!). Non siamo delle verginelle, non ci tappiamo le orecchie di fronte agli insulti, ma assistere alla messa in scena di una simile orda barbarica che si fregia di rappresentare la “politica” dell´opposizione in Italia fa venire veramente i brividi. In un editoriale sul Foglio oggi laconicamente – e romanamente – si dice “Aridatece Nanni”. Già, i girotondi di Moretti erano tutta un´altra cosa; confrontare la sua azione politica di alcuni anni fa con la Piazza di Pardi e Co. risulta davvero infelice; un po´ come comparare Bianca ed Harry pioggia di sangue. Ecco, sembra che ormai siamo arrivati al trash di quartordine. Moretti in Caro Diario vi assiste atterrito in un cinema romano a ferragosto e poi si chiede tristemente “perchè”. Ecco, perchè? Ce lo chiediamo anche noi. Ora Veltroni ha l´ennesima possibilità di smarcarsi, dribblare e provare a fare goal. La minoranza maleducata e rabbiosa in piazza non rappresenta certo la maggioranza degli elettori del centro-sinistra. Da ieri ne abbiamo conferma.
Non fanno ridere
Di