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Inchiostri di novembre

Pippo Corigliano, Preferisco il paradiso, Mondadori, pp.144, euro 18
Se cercate un testo che possa avvicinare in modo discorsivo e concreto ad una teologia amorevole, vi suggeriamo certamente questo libro di Pippo Corigliano. Da quarant’anni portavoce dell’Opus Dei, Corigliano ha qui voluto dirci qualcosa di strettamente personale sulla prospettiva del paradiso, sulla realtà cristiana della vita ultraterrena, che troppo spesso viene trascurata da chi, di quel messaggio, vuole prendere precetti isolati che, non fluidificati dall’amore, sembrano quasi voler allontanare dal Padre amorevole fattosi carne. Ne esce fuori un percorso al tempo stesso paterno e materno, rischiarato dalla condivisione gioiosa e inclusiva, vissuta nella quotidianità del lavoro e della vita. La parabola del figliol prodigo riassume l’atmosfera di festa di questo cammino: non di questo mondo ma che ama questo mondo.
 
Franco Reviglio, Goodbye Keynes?, Guerini e Associati, pp. 138, euro 15,50
Eppur si muove. Questo sembra essere il messaggio nella bottiglia che il saggio di Franco Reviglio consegna alla classe politica tutta, di governo e di opposizione. Un moderato ottimismo sulla capacità di controllare le variabili macroeconomiche attraverso le (migliorabili) riforme strutturali e di far così ripartire su solide basi economico-finanziarie il sistema Italia. Il professore ci offre uno scorcio della politica attraverso il prisma delle compatibilità macro-economiche: l’efficienza della spesa pubblica è allora il parametro direzionale verso cui il sistema deve convergere, cercando di utilizzare con responsabilità politica le due leve della riduzione della frammentazione partitica e del federalismo fiscale.
 
Ettore Gotti Tedeschi e Rino Cammilleri, Denaro e paradiso, Lindau, pp. 154, euro 15
Vi è nel mondo economico l’esigenza di tornare sull’enciclica Caritas in veritate e sulla descrizione che essa compie dell’agire economico nel contesto attuale. Le riflessioni che parlano al cuore dell’etica, e che riaffermano la necessità di un operare responsabilizzato in senso cristiano, sono sempre più numerose – anche perché i nodi e i dilemmi che il “back to normal” avrebbe dovuto, magicamente, sciogliere, sono ancora là. Questa di Ettore Gotti Tedeschi con Rino Cammilleri è una conversazione lunga, un dialogo socratico sulle potenzialità dell’etica cattolica nel mondo globalizzato, punto di fusione e crogiuolo di formule e teorie per un capitalismo cattolico.
 
Pino Aprile, Elogio dell’imbecille, Piemme, pp. 173, euro 9
Il mondo sta andando verso l’istupidimento collettivo? È questa la tesi paradossale di questo libro scorrevole e gradevole, che ha attratto l’attenzione del pubblico non solo italiano. Con stile semiserio e linguaggio scientifico si argomenta il dominio dell’imbecillità, il destino di stupidità che attende l’intelligenza umana attraverso vere e proprie leggi sociali. Se il paragone è concesso a noi amanti di cose politiche, è come se qui si scoprisse una variante della legge ferrea dell’oligarchia: tutte le organizzazioni tendono alla costituzione di strati dirigenti ristretti: solo che in questo caso, l’esito fatale sarebbe la restrizione delle capacità intellettive!
 
Marcello Fedele, Né uniti né divisi, Donzelli Editore, pp. 169, euro 17
Una sottile inquietudine attraversa questo saggio: sono le inquietudini del federalismo che in Italia sta assumendo peculiarità uniche nel panorama europeo. Siamo, in realtà, sospesi: il regionalismo non c’è più, ma il federalismo compiuto non si è ancora delineato – e i tratti localistici e neocentralistici che paradossalmente lo attraversano, con spinte e controspinte contraddittorie, non lasciano intendere una soluzione dotata di logica operativa funzionale. Marcello Fedele attraversa la storia della formazione del Paese, dall’Unità ad oggi, passa in rassegna i percorsi del decentramento legislativo e tributario dell’ultimo ventennio, sottolinea con forza i punti deboli della dinamica parlamentare – primo fra tutti lo stallo sul Senato federale – che inficiano il riallineamento della forma statale alle esigenze del mondo globale.
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