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L’X Factor dei Moderni

Giovani, colorati, spontanei, genuini, bellissimi, con voci originali e coinvolgenti. Dal podio di X Factor (secondi) a Le Invasioni barbariche, qualche giorno fa abbiamo visto i Moderni prima come special guest a MasterChef, poi come ospiti nel talk show di Daria Bignardi, a discutere di cibo tra un nutrizionista, un vegano, un vizioso carnivoro e Fiammetta Cicogna. Un parterre da far invidia al miglior Maurizio Costanzo. Noi di The Freak li abbiamo intervistati in esclusiva.
 
Come è andata la registrazione dell’Ep? Eravate emozionati? Dove l´avete registrato?
La registrazione dell’Ep è andata molto bene. Abbiamo registrato nel Metropolis studio di Lucio Fabbri, violinista della Pfm. Non ci è mai capitato di registrare in modo così professionale e questo ci ha stimolato a sperimentare nuove soluzioni supportati da una strumentazione di alto livello. Il primo pezzo che abbiamo registrato è stato Feel It (pezzo che è stato registrato prima dell’inizio di X-Factor per la compilation omonima). Feel It è il nostro pezzo di punta, il nostro manifesto musicale, quello acapella e non avevamo mai avuto modo di registrarlo e di sentire le nostre voci mixate così bene… A lavoro finito e dopo il primo ascolto il risultato ci ha fatto esclamare: ”Sembriamo quasi veri!”
 
Avete appena girato anche il video clip di “Non ci penso mai”. Contenti del regista Flavio Caruso e del risultato finale?
Quando ci parlarono della possibilità di fare il videoclip abbiamo fatto galoppare la nostra fantasia. C’immaginavamo, tra le varie cose, un bombo gigante che sfrecciava su un aliscafo trascinato dalle correnti del Po e il coinvolgimento di tutti i nostri amici (cosa che in futuro vorremo ancora sfruttare) ma la mancanza di tempo dovuta alle scadenze televisive, ci ha fatto virare verso un´opzione molto meno complessa. La Sony ci mise in contatto con Flavio Caruso, regista del video, che ci presentò una soluzione più veloce basata sulla tecnologia del Green Screen. Questa tecnologia, con la quale noi non avevamo mai lavorato, ci ha dapprima disorientato… insomma eravamo passati dal Po al Boh. In considerazione del poco tempo avuto, sia da noi che da Flavio per la post-produzione, possiamo dire che il risultato è buono. Siamo dell’idea che si possa sempre migliorare, ma una cosa che ci rende orgogliosi, è che nel video viene evidenziata una delle nostra carte vincenti: l’ironia.
 
Ora siete in promozione per l’Italia e vi esibite live. Avete in programma un vero tour?
Adesso siamo in tour per la produzione dell’Ep, come è giusto che sia. La parte live è quella che, ovviamente, ci affascina, ci valorizza e ci interessa di più. Ci piace il contatto con il pubblico e molti ci hanno fatto notare che non siamo solo da “sentire” ma anche da “vedere”… Sicuramente molto presto cominceremo a pensare ad un nostro nuovo lavoro e l’obiettivo sarà continuare a far ascoltare la nostra musica un po’ in tutta Italia. State pur certi che: “Non ci fermiamo maaai!”
 
Avete scoperto di avere anche dei fans tra personaggi famosi? Chi?
La nostra prima fan fu Simona Ventura. Dopo l’esibizione di Fuck You ricevemmo i complimenti di Paola Barale e anche Venditti, dopo averci classificato in prima battuta come dei “paraventi”, venne a congratularsi con noi perché “la musica andava anche vista”.
 
Qualche collega che vi ha fatto i complimenti e non ve l’aspettavate?
Si. Altri complimenti celebri sono arrivati su Facebook da parte del bassista degli Statuto, da Diego del duo comico “I Mammut” che appena può è in mezzo al pubblico a sostenerci e ultimo, ma non per importanza, il deejay e speaker radiofonico Marco Baldini. In cuor nostro speriamo che il nostro sostenitore più fiero resti Elio.
 
TheFreak.it è un portale che è attento anche allo stile, al look. Quanto è importante il vs look? A chi vi ispirate?
Il nostro Look, nella vita di tutti i giorni, non è mai stato ispirato da nulla in particolare, se non dal nostro gusto personale. Quello a cui teniamo particolarmente in termini di look è tutto ciò che si riferisce ai costumi di scena, quello si che è importante. X-Factor ha stimolato questa nostra predisposizione latente al trasformismo, d’altronde avevamo a disposizione una sartoria che ci ha permesso di sfogare i nostri capricci scenici… Un consiglio: mai mettere una sartoria vicino ad una fonte di pazzia. X-Factor ci ha dato ora più sicurezza sotto questo punto di vista. Insomma ora come ora, non ci si vergogna tanto se il nostro look, anche quello di tutti i giorni rimane un po’ sopra le righe.
 
Vi siete ispirati ai Black Eyed Peas?
Non ci siamo mai ispirati ai Black Eyed Peas, anche se sono un gruppo che stimiamo molto. Per vedere la nostra somiglianza bisognerebbe ascoltare una nostra produzione musicale fatta di inediti e non fatta certo di cover come abbiamo fatto fino ad ora. Ciò che ha sempre evidenziato questa presunta somiglianza fino ad ora è stato il sesso dei componenti del gruppo e l’attitudine molto up e party.
 
Siete testimonial di qualche casa di moda?
Le uniche case di moda che potrebbero vestirci sono le costumiste dei Teletubbies e gli organizzatori del carnevale di Reggio Emilia…
Scherzi a parte e con molta soddisfazione possiamo dire che Puma sta continuando a seguirci e a vestirci anche dopo l’avventura X-Factor .Ultimamente anche la New Era ha evidenziato un forte interesse verso la nostra immagine e noi da fans del brand saremo molto contenti di un eventuale collaborazione con loro.
 
Più bella Milano, Torino o Roma?
Torino tutta la vita…Siamo molto affezionati alla nostra città. Torino è affascinante per la sua storia ed una babilonia di religioni, dialetti e lingue ed è un piccolo mondo fatto di luci e suoni particolari…Per capirci mettetevi in Piazza Vittorio in estate durante un tramonto, sarebbe il riassunto di mille parole.
 
Un aggettivo per…
Two Fingerz: …ccccccredibili
Lucio Fabbri: storico
Luca Tommasini: international
Elio: realista
Arisa: sensibile
Simona Ventura: amorevole
Morgan: ottimale
Cattelan: fraterno
Francesca: distratta
Antonella: scoppiata
 
…E invece un aggettivo per definirvi?
Diversamente intonati
 
Progetti a breve termine? Cosa i fans devono aspettarsi dai Moderni?
L’uscita del nostro primo vero disco di inediti. Ai fans possiamo dire solo di non abbandonarci e la cosa sarà reciproca.
 
Sogni?
Rendere la storia de I Moderni lunga e duratura.
 
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