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Il valore inestimabile… della cultura

 “I quaedisti distruggono la statua dell’angelo protettore di Timbuktu – Secondo l’Unesco è a rischio l’intero patrimonio della leggendaria città del Mali: opere d’arte e manoscritti di inestimabile valore”. E’ il titolo a pag. 3 del Corriere della Sera di oggi. L’allerta viene dato perché sono a rischio opere di “inestimabile valore” e non già perché si tratta di capolavori ovvero di reperti rari e antichi. E’ evidente che l’inestimabile valore (economico) si spiega con la rilevanza culturale o storica delle opere; ma è altresì evidente che, nella valutazione del giornalista/titolista, a far notizia  è il valore economico messo a repentaglio. Non deve sorprendere più di tanto: quando oggi si parla del successo di un artista si fa riferimento ai prezzo di mercato che spuntano le sue opere e non alle collezioni e musei che le ospitano. Un tempo, era il pregio estetico a determinare il valore economico di un’opera, oggi è il prezzo di mercato a consacrare un artista. D’altro canto, quando i ministri invitano a investire in formazione universitaria più che nell’acquisito di case perché rende di più… (aml)

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