Anche se per lo status ufficiale non esistevano, i Fratelli Musulmani erano molto conosciuti. Il regime di Mubarak li tollerava ma allo stesso tempo li reprimeva con fermezza. Nel 2005 si sono presentati con candidature indipendenti e qualche seggio al Parlamento lo avevano conquistato, ma solo questo 23 e 24 maggio usciranno alla luce delle elezioni in Egitto. Il loro candidato Mohammed Morsi è uno dei favoriti.
L’organizzazione dei Fratelli Musulmani (Al Ijuan al Muslimin) è la più vecchia, estesa e influente organizzazione integralista del mondo arabo e musulmano; un gruppo sociopolitico che negli ultimi anni ha avuto un forte protagonismo internazionale perché predica la necessità di tornare a praticare un islam puro e rigoroso, combattere contro gli autocrati e raggiungere la totale indipendenza dagli Stati Uniti.
I Fratelli Musulmani sono nati in Egitto nel 1928 da un maestro di scuola chiamato Hassan el Banna. Era il nonno di Tariq Ramadán. Questo gruppo ha avuto un importante ruolo nella lotta contro il dominio britannico nella valle del Nilo. Ma è stato brutalmente represso dal re Faruk e dal presidente Nasser.
Circa un milione di egiziani è membro di questa organizzazione. La sua popolarità nasce non solo dall’azione sociale ma anche dalla condizione di “principale oppositore” che lo stesso Mubarak gli ha dato.
I Fratelli Musulmani ottengono le risorse dai sostenitori ricchi ma anche da quelli molto poveri. E costruiscono scuole, ambulatori e offrono pensioni ai più bisognosi. Questo modello di azione sociale è stato seguito da altri gruppi islamisti. E sembra sarà la formula vincente nelle prossime elezioni del 23 e 24 maggio in Egitto.
