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L’Europa da rifare

Se stiamo alla reazione delle piazze borsistiche di questa mattina, l’Europa è alla canna del gas.
 
Grecia: il partito di centro-destra Nuova Democrazia (19,2% dei voti) ed i socialisti del Pasok (crollati al 13,19%) insieme non raggiungeranno che 149 su 300 seggi e sono gli unici ad essere a favore del (sanguinoso) salvataggio dell’UE. Un incubo, visto che per governare bisogna scegliere una terza forza tra la sinistra estrema di Syriza (16,7%) ed i neonazisti Greci indipendenti (a ben il 10,6%), entrambi a sfavore del prestito europeo.
 
Un rebus politico subito sottolineato con un bel -7,6% in borsa della prima ora di contrattazione.
 
Francia: come noto Hollande ha battuto Sarkozy con il 52% delle preferenze. Questo per molti, compreso il nostro premier SuperMario Monti, potrebbe essere una buona notizia, viste anche le prime dichiarazioni: “l’austerità non può essere l’unica opzione, bisogna puntare alla crescita. Ed è quello che faremo insieme ai nostri partner europei a cominciare dalla Germania”. O contro la Germania?
 
L’incertezza regna sovrana e l’Italia sembra sempre più alle prese con un combattimento contro i mulini a vento.
 
Buon divertimento!

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