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Nigeria, sequestrato un italiano. Ucciso il collega tedesco

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Torna il terrore in Nigeria, dove un ingegnere italiano, Modesto Di Girolamo, è stato rapito lunedì, nello Stato del Kwara, e un suo collega tedesco, sequestrato nel gennaio scorso, è stato ucciso oggi durante un´incursione delle forze speciali a Kano.
 
Il rapimento dell´italiano, come riportano oggi i media locali, è avvenuto lungo la Bishop Smith Street nella città di Ilorin, capitale dello Stato del Kwara, nel nord della Nigeria. Di Girolamo, dipendente della Borini Prono Construction Company di Torino, stava verificando i lavori per la costruzione di una strada. La notizia del sequestro è stato confermata dalla Farnesina che su istruzione del ministro degli Esteri Giulio Terzi in accordo con l´Ambasciata di Abuja segue la vicenda sin dai primi momenti. Il ministero degli Esteri, che ha chiesto la linea del massimo riserbo, è in costante contatto con i familiari di Di Girolamo.
 
Oggi, un ingegnere tedesco rapito in Nigeria nel gennaio scorso è stato ucciso dai sequestratori nel corso di un´incursione delle forze speciali a Kano. Secondo quanto riferito dalle fonti i militari hanno preso d´assalto il nascondiglio dove veniva tenuto prigioniero l´ostaggio, identificato come Edgar Fritz Raupach: “Nel corso dello scontro a fuoco i sequestratori, vedendosi perduti, hanno ucciso l´ostaggio”. La vittima – che lavorava per un´azienda edile – era stata rapita il 26 gennaio scorso nella periferia di Kano, una delle principali città del nord del Paese: il sequestro era stato rivendicato da Al Qaida nel Maghreb.
L´8 marzo scorso, durante un blitz delle teste di cuoio britanniche in Nigeria, sono rimasti uccisi Franco Lamolinara, ingegnere italiano, 47 anni, e il suo collega britannico, Cristopher McManus, sequestrati il 12 maggio 2011 a Birkin Kebin, nel nord ovest del Paese.
 
Farc liberano giornalista francese
Il giornalista francese Roméo Langlois è stato liberato ieri sera dopo un mese di prigionia in mano alle Forza Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc). Langlois è corrispondente di Canal24 e Le Figaro ed è stato consegnato ad una missione umanitaria della Croce Rossa, alla senatrice Piedad Córdoba e a un delegato del governo francese nella zona di San Isidro de Caquetá, a sud della Colombia.
 
Langlois ha una ferita al braccio perché è rimasto ferito nello scontro dello scorso 28 aprile, quando i militari che accompagnava sono stati attaccati dal Fronte 15 delle Farc. Nel rilascio di ieri è stato letto un comunicato dal gruppo terroristico nel quale spiegano le motivazioni della loro lotta.
 
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