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Pubblicità ai costi degli enti non profit – Nudge 2

E’ prossima la scadenza per il pagamento delle tasse e si moltiplicano le pubblicità di enti, caritatevoli e non profit, che chiedono contributi. Un sondaggio tra amici e colleghi mi ha confermato che il fastidio che provo a indicare un beneficiario è comune a tanti. Le cronache denunciano, periodicamente, scandali di organizzazioni che utilizzano le donazioni in modo improprio, con sprechi, clientelismi e spese personali. Queste denunce sono vissute come un tradimento da chi fa donazioni, un tradimento che finisce per frenare la generosità. Si preferisce donare a chi si conosce personalmente, piuttosto che devolvere a favore di soggetti che, per quanto meritevoli, sfuggono al controllo diretto. Un peccato perché le organizzazioni caritatevoli e non profit operano a livelli, luoghi e finalità diverse. Una proposta: la legge imponga agli enti che sollecitano donazioni e devoluzioni di indicare nella pubblicità la percentuale dei costi rilevati nei bilanci. Le gestioni virtuose saranno apprezzate e ricompensate dai puri di cuore (aml).


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