“Macao è sotto sgombero. Siamo ancora dentro, è importante che veniate tutte e tutti qui davanti”. É l´appello lanciato dai “lavoratori dell´arte” che occupano da 15 giorni la Torre Galfa, il palazzo abbandonato da più di quindici anni di proprietà di Ligresti per dare vita appunto a Macao, “un centro per le arti e la cultura”.
Questa mattina è scattato il blitz delle forze dell´ordine e subito sul web è partito l´sos Macao. Una staffetta di persone, note e meno note, che si mobilitano per salvare l´ambizioso progetto culturale, sostenuto da oltre tremila persone.
“Brutto giorno per Milano”, scrive su twitter Daria Bignardi, “Incredibile vedere lo sgombero del #macao in diretta sul Corriere. Cui fossero stati queste possibilità nel ´68 o a Genova alla Diaz…”, aggiunge Red Ronnie.
Giuliano Pisapia, molto criticato sui social network, risponde ai tanti che avevano chiesto un suo intervento con un messaggio su facebook in cui afferma: “Ho sempre pensato che alla domanda di innovazione, cultura e partecipazione si risponde con il dialogo e il confronto. Gli sgomberi non danno una soluzione ma pongono ulteriori problemi” e informa di avere convocato una riunione con gli assessori alle 12.30.
Dal web alla realtà, sempre più persone stanno accorrendo in via Galvani, davanti alla Torre Galfa. Tra queste, il premio nobel Dario Fo che anche nei giorni scorsi aveva fatto visita ai ragazzi di Macao e oggi commenta “mossa sbagliata”. Perché, dicono su twitter, “non si sgombera la fantasia”.
