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Euro2012. E Rajoy si guarda la partita

Appena sistemata la questione dell´“aiuto” di Bruxelles alla Spagna – che non è un “riscatto” anche se sembra -, il premier spagnolo Mariano Rajoy vola a Danzica in Polonia per fare parte del pubblico durante la partita Spagna-Italia degli europei di calcio Euro2012. Erano presenti anche i principi di Asturias, Felipe e Letizia, e il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano.
 
Era tranquillo, Rajoy, perché con i 100 miliardi di euro per le banche la recessione un po’ si sarebbe mantenuta ferma. O almeno così aveva dichiarato prima della partenza: “Dopo avere sistemato la situazione, me ne vado in Polonia con la nostra squadra. Se lo meritano”. Peccato che gli spagnoli, da quanto si percepisce sui giornali, sono consapevoli che l’avere accettato l’iniezione di risorse può solo contenere la situazione di crisi ma non risolverla. E considerano molto superficiale la decisione di Rajoy di partire poco dopo l’importante annuncio.
 
Durante la partita però il presidente spagnolo non era molto spensierato. Al posto di vedere il campo si è incontrato con il primo ministro polacco Donald Tusk e gli ha spiegato l’accordo dell’eurogruppo per concedere alla banca spagnola l’aiuto. Rajoy e Tusk si sono spostati nell’intervallo della partita in una stanza vicino allo stadio Arena di Gdansk. I due politici hanno analizzato la crisi che attraversa l’euro e si sono scambiati impressioni sul piano che ha disegnato la Spagna per salvare il settore finanziario del Paese iberico. Ma dopo il fischio iniziale del secondo tempo Tusk e Rajoy si sono precipitati allo stadio dando fine al colloquio con, forse, poche conclusioni definitive.
 
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