Sono anni che si parla di crisi, ormai ce la sentiamo nelle ossa e nel cervello, è una piscina limacciosa nella quale sguazziamo tutti, chi più chi meno. Tra i “chi più” c’è sicuramente la Grecia. Come è noto lo stato ellenico è in piena lotta per evitare, o mascherare, il default pubblico.
Sotto controllo della comunità europea, la Grecia negli ultimi 2 anni ha dovuto seguire stringenti regole per abbattere la spesa dello stato. Ma la cosiddetta Troika formata da Ue, Bce ed Fmi, è arrivata a scoprire che Atene avrebbe assunto 70mila funzionari nel biennio 2010-2011, come conferma anche un analogo documento del ministro delle Finanze ad interim, George Zannias.
Il caso è tanto più eclatante se si pensa che praticamente tutti i greci stanno facendo fronte a riduzioni drastiche degli stipendi, quando va bene, se non ha licenziamenti che si contano a decine di migliaia.
L’Italia, che sotto l’aspetto delle “assunzioni allegre” non è stata mai seconda a nessuno, dovrebbe riflettere su quale atteggiamento adottare in materia. Ma non lo farà.
Buon divertimento!
link –> articolo sul Sole 24 Ore