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Irlanda, referendum senza sorprese. Il governo annuncia il sì

Il governo irlandese dà per scontato che sul referendum per l’unione fiscale i cittadini si pronunceranno a chiara maggioranza per il sì.
È praticamente certo che il 60 per cento dei cittadini irlandesi voterà a favore della disciplina di bilancio europea. Lo hanno sottolineano due fonti anonimi del governo di Dublino subito dopo la chiusura dei seggi giovedì sera. Gli exit-poll rilevano una chiara maggioranza a favore del patto fiscale. Preoccupa invece il basso tasso di partecipazione alle urne che secondo la radio Rte si aggira attorno al 50 percento degli aventi diritto al voto. I risultati definitivi si avranno durante la giornata di venerdì.Il nuovo trattato, dovuto soprattutto all’insistenza tedesca, è condizione preliminare alla nascita del nuovo fondo europeo di salvataggio Ems. L’Irlanda è l’unico paese dell’Eurozona che ha chiamato i propri cittadini a decidere sul patto fiscale continentale. Mentre la coalizione governativa di centro-destra composta dal Fine-Gael e dai laburisti si è fortemente impegnata per il si, l’opposizione del Sinne Fein ha invitato a votare contro. Il patto fiscale entrerebbe comunque in vigore anche con in caso di no irlandese in quanto serve la ratifica di 12 paesi Ue su 17.L’Irlanda già due anni fa aveva usufruito degli Euro-aiuti europei quando in cambio di un pacchetto di 85 miliardi, Dublino si era impegnata a faticose misure di risparmio. In passato per due volte il no irlandese su referendum simili aveva sorpreso l’opinione europea e oggi il paese cerca di non far parlare di se in maniera negativa. La recente crisi economica-finanziaria continentale ha risparmiato Dublino che finora ha eseguito puntualmente le prescrizioni contenute nei pacchetti di salvataggio dell’Ue e del Fmi. Un no irlandese nel bel mezzo delle turbolenze greche e spagnole accentuerebbe le inquietudini dell’Eurozona.

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