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Russia, il punto sull’azienda petrolifera Rosneft

Da Mosca
Novità in vista per Rosneft. Alla vigilia dell’assemblea generale degli azionisti del 20 giugno, l’azienda petrolifera a maggioranza pubblica, il 75 percento delle sue azioni appartengono infatti alla struttura energetica di stato Rosneftgas, è stata incaricata dal presidente russo di innalzare i dividendi portandoli dall’11 al 25 percento degli utili netti. L’attuale responsabile della compagnia, l’ex vice premier con delega all’energia e membro del comitato di controllo di Rosneftgas, Igor Sechin, ha assicurato che farà tutto il necessario per realizzare le richieste del capo dello stato.
 
Valorizzare le azioniNel 2011 Rosneft ha chiuso l’esercizio 2010 distribuendo oltre 29 miliardi di rubli, corrispondenti a circa un miliardo di dollari. Sempre nel 2011 gli utili netti, cresciuti del 20 percento rispetto all’anno precedente, sono stati pari a 13 miliardi di dollari. Questa la ragione per cui lo scorso aprile il consiglio di amministrazione della maggiore compagnia petrolifera russa ha deciso l’aumento dei dividendi di un quarto portandoli a un miliardo di dollari. Putin ritiene che entro la fine dell’anno l’azienda debba triplicare questa cifra portandola a 3 miliardi di dollari.
Rosneftgas, azienda completamente nelle mani dello stato, possiede, oltre Rosneft l’11 percento del colosso mondiale del gas, Gazprom, senza dimenticare la partecipazione ad altre 77 aziende del settore. Gli specialisti citati dalle agenzie di stampa ritengono che la struttura energetica possieda liquidità pari a 4 miliardi di dollari. Un capitale, sempre secondo le valutazioni degli analisti energetici, insufficiente a portare a termine l’impresa affidata a Rosneftgas dal Cremlino.Disfarsi delle partecipazioni detenute nelle aziende di stato venderle al miglior acquirente e far salire in questo modo il valore delle azioni rispettive. Secondo Putin la holding dovrebbe poi finanziare gli aumenti di capitale con quanto incassato dai dividendi. Si specula che cosi facendo l’azienda di stato punti a rilevare le quote di BP e TNK-BP, quest’ultima terza maggiore azienda russa per la produzione di oro nero.
Maggiore efficienza economicaI dividendi più alti dovrebbero inoltre fare pressione su Rosneft spingendola a maggiore efficienza economica e alla ricerca di nuovi giacimenti. Venerdì scorso l’azienda russa ha fatto un altro passo avanti nella cooperazione col gigante energetico Exxon Mobil. Implementando l’accordo strategico con l’azienda Usa, Rosneft ha sottoscristo la collaborazione per lo sfruttamento, a partire dal 2013, di pozzi petroliferi della Siberia orientale. Si tratta di giacimenti di difficili accesso viste le estreme condizioni naturali della regione. In aprile accordi strategici simili erano stati stipulati con la norvegese Statoil e l’italiana Eni riguardo giacimenti prossimi alle coste artiche e relativamente più semplici da mettere in funzione.

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