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Addio a Sergio Pininfarina, genio del design

Il design italiano porta il suo nome. E´ scomparso questa notte a Torino all´età di 86 anni Sergio Pininfarina. Con la sua matita, ha firmato alcune delle creazioni più siginificative del made in Italy, soprattutto auto ma anche oggetti di uso comune, dalla macchinetta del caffè alle valigie.
 
Nato a Torino l´8 settembre 1926, si laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino nel 1950, inizia la sua attività nell’industria paterna, la Carrozzeria Pinin Farina, di cui nel 1960 assume la carica di direttore generale, l’anno successivo quella di amministratore delegato e nel 1966, alla morte del padre, quella di presidente. Con il suo genio, l’azienda da artigianale diventa una delle più grandi realtà italiane, firmando accordi con alcuni colossi dell´auto. Con la Alfa Romeo produce 27mila Giulietta Spider nata in Pininfarina, ispirandosi a quella che è sempre stata considerata uno dei capolavori assoluti del design dell´auto, la Lancia Aurelia B24. Ma sono proprio gli anni Sessanta quelli che segnano la creazione di alcuni tra i modelli più famosi, come l´Alfa Romeo Spider “Duetto”, la Lancia Flaminia, Lancia Flavia coupé, la Dino 246 e le Fiat “124 Sport Spider”, “Dino Spider”.
 
Figlio dello storico carrozziere Gian Battista “Pinin”, questa parola è stato aggiunta all´originario cognome Farina nel 1961, con decreto del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.
Pininfarina è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 23 settembre 2005. Era consigliere di amministrazione della Ferrari dal 1969. E´ stato anche presidente di Confindustria dal 1988 al 1992.
Da tempo malato, ricopriva la carica di presidente onorario del gruppo omonimo e non aveva mai posato la sua matita. Al Salone di Ginevra quest’anno i suoi ultimi modelli, ancora all’insegna dell’avanguardia e dell’eleganza, come tutta la sua vita.


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