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E, l’addio del mensile online di Emergency

“Il fatto che tra una settimana circa questo giornale online verrà chiuso è la cosa più difficile da scrivere che mi sia capitata”. L’editoriale più complicato che Maso Notarianni abbia mai scritto è dedicato alla chiusura del mensile E di Emergency e dal sito internet di Peacereporter che, nato nel 2003, si è fuso con la testata cartacea lo scorso anno.
“Abbiamo seminato tanto, e non siamo stati capaci di raccogliere. Non dal punto di vista del mercato, appunto, non dal punto di vista della sostenibilità di una impresa che ha avuto grandi successi e grandi meriti ma nessun rientro economico” spiega il direttore del sito nel suo addio che sta già suscitando un coro deluso di “noooo” sul web.
 
La crisi morde forte anche nel no-profit e Cecilia Strada racconta nel suo saluto ufficiale: “Essere costretti a lavorare sempre di più, potendo contare su sempre minori risorse economiche: questa, in estrema sintesi, è la realtà che Emergency sta affrontando da più di un anno. Per far fronte a questa situazione, siamo costretti a scegliere: e prima di chiudere la porta di un ospedale, siamo costretti a chiudere la porta di un giornale”.
Peace reporter nasce il 28 novembre del 2003 con il sogno che la guerra diventasse un tabù. “Ci siamo impegnati a partire da quel 28 novembre, a ricordare ogni giorno che non ci sarà pace senza giustizia. E che non ci potrà essere giustizia fino a che i diritti umani, anche quelli più elementari, saranno privilegio di pochi”, si legge sul sito. Tanti i reportage da zone del pianeta dove i media tradizionali non arrivano, i primi web-documentari, tante le battaglie di ogni giorno per far vivere quel sogno. Fino a oggi in cui viene annunciato l’ultimo numero del Mensile, ad Agosto, e l’ultimo giorno di pubblicazione del sito, venerdì 27 luglio. Con una speranza: che sia solo un arrivederci.
 
f.a.
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