Il libro di Sergio Zavoli, Il ragazzo che io fui (Milano, Mondadori, 2011), è davvero il giornale di bordo di una vita, di una vita molto speciale. Di un inviato speciale, il giornalista viaggiatore, ideatore, organizzatore e conduttore di programmi, più prestigioso d’Italia. Si premiano in Zavoli molte cose, molti valori, molte competenze, molti programmi, molti libri, molti viaggi intorno al mondo, a cominciare dall’onestà e dall’entusiasmo che in miscela dosata con un’originalità naturale formarono in lui il mestiere del cercare e trasmettere informazioni al pubblico italiano per un lungo lasso di tempo, talmente lungo e vario da poter essere definita un’epoca.
Il ragazzo che io fui: Sergio Zavoli
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