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Shoot4change, la fotografia sociale sbarca a New York

Ci sarà anche una sezione dedicata all’iPhoneography, a coloro che scelgono l’iPhone per catturare la realtà, Instagram insegna, a New York nella prima mostra oltreoceano di Shoot4change.
Il network internazionale di fotografi volontari no profit nato nel 2009 su iniziativa di Antonio Amendola ne ha fatta di strada e ora dà appuntamento a tutti a Manhattan, alla Soho Photo Gallery, il 5 luglio alle 18 per la sua prima newyorkese, curata da di Yelena Futeran e Grace Roth.
 
Si chiama 4Continents 4Change perché l’idea è quella di un viaggio attraverso i quattro continenti con fotografie che da sole non fanno notizia ma unite, dicono gli organizzatori, diventano “l’ ‘arma’ di racconto di massa più appropriata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul sociale”.
Dagli scatti sul disagio mentale delle prigionie di stato negli Stati Uniti a quelli sui medici missionari in Amazzonia, dal racconto dei sogni dei bambini senegalesi a quello del post disastro nucleare a Fukushima, a realizzare questi reportage sono sia fotografi pluripremiati che amatoriali o giovanissimi talenti. Magari formati dalla stessa organizzazione Shoot4change con il progetto Next generation che mira appunto a far crescere fotoreporter sociali in tutto il mondo.
 
Shoot4change non si ferma a NYC e dopo l’America (la mostra durerà fino al 31 luglio) si sposterà a Città del Messico in autunno e di ritorno con un’esposizione a Roma a dicembre, dopo quella d’esordio lo scorso settembre.
L’occasione per fare il punto sul lavoro svolto finora e per programmare quello futuro. C’è ancora tanto mondo da raccontare attraverso le immagini.
 
Consulta il sito ufficiale www.shoot4change.net


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