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Russia, Putin: la presenza di Mosca nell’Artico crescerà

La Russia è pronta ad ampliare secondo necessità i finanziamenti per la salvaguardia ecologica delle acque territoriali artiche sotto giurisdizione federale. “A questo scopo nei prossimi tre anni saranno impiegati 2,3 miliardi di rubli” ha sottolineato il presidente Vladimir Putin annunciando l’ampliamento delle risorse del paese destinate a disinquinare il Polo Nord.Secondo quanto ribadito dal capo dello stato la Federazione “guarda al futuro” perciò “controllerà da vicino lo sviluppo dei lavori, aumenterà le forze e stanzierà sempre più mezzi” affinché l’Artico diventi un mare verde. Il presidente federale ieri ha incontrato i partecipanti alla prima spedizione verso l’isola artica Terra di Francesco Giuseppe. L’impresa organizzata dal Cremlino inizierà il primo agosto per concludersi in ottobre. Putin ha fatto presente che la Russia ha importanti progetti per lo sviluppo della regione artica.Sviluppo prudente per un mare delicato L’impresa in partenza oggi rappresenta un “significativo avvenimento” del progetto. La spedizione conferma la “crescita dell’attività federale nell’Artico”, ha sottolineato il presidente, annunciando che lo sviluppo della presenza russa avverrà “secondo diversi vettori”. Ricerca di nuovi giacimenti energetici, sviluppo infrastrutturale soprattutto nel settore dei trasporti costruendo nuovi porti, strade e ponti o ammodernando quelli già esistenti. “Ovviamente anche l’aumento della presenza militare” russa fa parte del programma artico del paese ha ammonito il capo dello stato. Putin ha fatto presente che nello sviluppo della regione occorrerà “tenere conto degli obiettivi dei partner rivieraschi, bilanciarli con i propri e quelli imposti da un sistema ecologico e naturale” estremamente fragile e composito. La Russia nell’Artico agirà con prudenza, impiegando tutti i mezzi compatibili con la sicurezza ambientale regionale, ha concluso il leader di Mosca.

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