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Dalla Lega movimentista alla Lega radical-istituzionale?

Il nuovo corso maroniano della Lega si vede da qui, dal programma degli Stati generali del Nord che si svolgeranno a Torino tra tre giorni. “Ho voluto abbassare i ponti levatoi verso la società e anche verso chi non è leghista. Gli imprenditori che verranno a Torino non necessariamente sono della Lega, ma hanno a cuore la questione settentrionale e vogliono definire proposte per il futuro”, ha spiegato il neo segretario del Carroccio nel presentare il “suo” primo grande evento.
 
E i ponti levatoi sono stati abbassati anche verso quelli che un tempo erano considerati “nemici” della Lega e del Nord. A far arricciare il naso, oltre alla presenza di un esponente del tanto vituperato governo tecnico e per di più ex banchiere come Corrado Passera, è la conferma che alla due giorni leghista parteciperanno i vertici di Confindustria. Nel programma sul sito www.primailnord.it spiccano i nomi del neo presidente di viale dell’Astronomia Giorgio Squinzi e di Giorgio Guerrini, Presidente R.ETE. Imprese Italia.
 
Un invito che sorprende chi ha ancora nella memoria le tante bacchettate inflitte dalla Lega all’associazione degli industriali, anche dallo stesso Maroni che lo scorso giugno, risentito per non essere stato invitato al tradizionale convegno dei giovani industriali a Santa Margherita Ligure aveva bollato quegli incontri come “salotti snob”.
 
Il punto è che di quei “salotti snob” la Lega ora ha bisogno. Il nuovo partito risorto dagli scandali deve trovare il suo posizionamento, è a caccia di inedite alleanze in vista del prossimo appuntamento elettorale, archiviata per sempre, pare, quella con Berlusconi. E per farlo, deve necessariamente allontanare da sé l’immagine di una lega movimentista, fatta di ampolle ed estremismi e mischiarsi con quei poteri forti che tanto ha avversato. Quasi a voler rispondere a quanti nutrono dubbi sull’imminente assise leghista a Torino, Maroni ha chiarito: “È una cosa assolutamente nuova per noi ma credo che questa sia la strada giusta per fare in modo che la Lega Nord torni ad essere un punto di riferimento fondamentale per le imprese del Nord”.


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