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Euro, battaglia mediatica tra Draghi e Weidmann

Tutti dovrebbero seguire l’esempio tedesco. Era il titolo dell’intervista a Mario Draghi pubblicata dalla Faz prima che l’economista italiano diventasse governatore Bce. Non è andata esattamente cosi e non si è trattato affatto di un male. Vista storia e cronaca del processo di integrazione continentale è un bene che ora a guidare la Bce vi sia una personalità e non un personaggio di indefinibile caratura come per altri uffici Ue. Innanzitutto la politica estera. La crisi ha complicato i rapporti tra gli Paesi. Paure e rancori alimentano le diffidenza tra i popoli. I compiti dell´istituto continentale continuano a essere difficili. La Grecia è inguaiata. Il Portogallo non è sicuro. La Spagna è vicina al baratro e l’Italia lotta. Ieri Mario Draghi ha convinto un po’ di più la Germania. Certo per i tedeschi non sarà mai un “tedesco” . Di certo però sta smentendo pregiudizi e stereotipi vari che, forse non del tutto a torto, accompagnano gli italiani nel mondo.Nel giorno dedicato dalla Germania alla propria industria, Mario Draghi difende la strategia della Banca centrale europea nel paese che più di ogni altro vede con sospetto la politica monetaria dell´istituto continentale. L´offensiva se non cancella del tutto i dubbi di Standard&Poor´s è però accettata dagli imprenditori di Berlino afferma die Welt.Più critica la Frankfurter Allgemenie Zeitung riporta i progressi fatti dalle finanze euro. Passi avanti evidente tra le banche francesi nota la Neue Zurcher Zeitung. Gli investitori riprendono fiducia in un settore centrato dalla crisi afferma il quotidiano di Zurigo presentando il balzo in avanti compiuto dai titoli Bnp Parisbas, +29%, Crédit Agricole, in crescita del 31% e Société Générale cresciuta del 36% secondo l´indice CAC40.La principale risposta mediatica a Draghi arriva però dal suo principale competitor strategico. In una intervista alla Nzz, Jens Weidmann spiega infatti perchè al consiglio Bce sia stato l´unico ad aver votato contro il nuovo programma di acquisti di titoli dell´istituto. L´economista tedesco mette in guardia dalla confusione di ruoli tra politiche monetarie e fiscali, respinge le critiche di Wolfgang Schäuble e non ritiene che il destino del proprio istituto sia quello di restare eternamente in minoranza al consiglio della Bce.All´allentarsi della tensione monetaria il sud del vecchio continente risponde con l´aumento di quella politica. Cosi dopo il Portogallo ieri, oggi è la Spagna attraversata dalla protesta popolare a cercare di ammorbidire i provvedimenti di rigore e risparmio economico, sottolineano New York Times, Nzz e le Monde.Secondo il Financial Times vacilla il piano di bailout su cui dovrebbe poggiare la ripresa finanziaria di Madrid.  Proseguono in Catalogna le pulsioni secessioniste mentre l´Andalusia chiede 5 miliardi di euro entro dicembre.Sempre più caotico lo stato della finanza pubblica della Grecia. Le Monde e Nzz segnalano la possibilità che casi di corruzione e riciclaggio possano coinvolgere importanti personalità di Atene.Per la Welt la situazione europea rappresenta la sfida peggiore al governo di Angela Merkel. L´esecutivo di Berlino è scettico anche riguardo agli sforzi riformatrici del governo francese. Secondo Figaro per la cancelliera Francois Hollande non sarà mai la versione transalpina di Gerhard Schröder.La marcia solitaria della Germania in tema di politica energetica non piace all´Ue. Il forte accumulo di energia eolica nel mare del Nord crea problemi alla rete elettrica di Polonia e repubblica Ceca.  All´apertura dell´annuale sessione Onu, il presidente Usa condanna gli attacchi alle sedi diplomatiche di Washington, afferma il valore di tolleranza e libertà di opinione per le nuove democrazie e ribadisce che il proprio paese non potrà accettare il fatto compiuto dell´Iran potenza nucleare militare. L´intervento tutto centrato su libertà di espressione e diritti della persona riceve il plauso di New York Times e Washington Post.Le ultime sei settimane della campagna presidenziale Usa portano il segno dei tentativi di Mitt Romney di risalire la china dopo la flessioni degli ultimi giorni. El Pais segnala come il candidato Gop alla presidenza cerchi lo slancio nell´Ohio mentre la base del partito chiede maggior protagonismo a Paul Ryan. Pessimista le Monde. Secondo il giornale francese mentre la professione del repubblicano è stata gestita in modo da farla diventare un macigno nella corsa verso la Casa Bianca, ora anche gli ambienti finanziari Usa hanno smesso di puntare su una vittoria del mormone. Non tutto è perduto invece per la Suddeutsche Zeitung. Il quotidiano di Monaco vede il candidato repubblicano convinto di poter ribaltare la corrente sfavorevole durante i faccia a faccia televisivi.  In un momento segnato dalle tensioni sui mari, la Cina espone i propri progressi in materia di difesa navale presentando la sua prima portaerei. E se le Monde e Nezavisimaja Gazeta già parlano di una guerra  tra portaerei cino-giapponesi, meno allarmiste appaiono Nzz e New York Times. La prima testata rileva come la corazzata dell´Impero di mezzo sia per ora senza velivoli mentre il quotidiano Usa fa presente che ai toni trionfalistici di Pechino non corrisponde nessun salto qualitativo nelle tecniche della marina militare del paese. Per il Washington Post la disputa per gli isolotti si risolverà in una forte corsa agli armamenti tra i paesi della regione.   
 
Spazio asiatico al centro di cronaca e commenti della stampa internazionale. I tentativi modernizzatori del nuovo leader nord coreano vengono riportati da die Welt e Nyt. Per il giornale tedesco Kim Jong-un ritiene indispensabile risollevare l´agricoltura di un paese costentemente sotto la spada di Damocle della carestia. Per il Times sarà invece il sistema educativo al centro degli sforzi riformatrici dell´uomo forte di Pyongyang. Pochi però i passi concreti in questo senso arrivati dalla sessione parlamentare in via di conclusione nella capitale nord coreana.Partita la battaglia per la nuova costituzione egiziana. Al parlamento del Cairo islamisti e laici si confrontano sugli orientamenti della futura legge fondamentale del paese che dovrà essere comunque approvata da un referendum.Mentre a Tblisi continuano le proteste dell´opposizione georgiana il presidente del paese caucasico fa le contromosse. Secondo Mikhail Saakaschvili i video che mostrano scene di tortura nelle prigioni sono falsi creati ad arte per spaccare la Georgia in vista dell´appuntamento elettorale del 1 ottobre e accusa la Russia di finanziare i disordini in corso a Tblisi.  
 


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