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I maestrini dalla penna rossa

Rosso è il colore della Ferrari, del marchietto di Italiafutura e anche della matita che utilizzano i giovani pensatori del thinktank montezemoliano. Se però il Cavallino di Maranello evoca vittorie e comunque gare su pista, l’evoluzione censoria degli adepti di Lcdm è persino irritante. Per dire che tutti sono incapaci non c’era bisogno di mettere su una grande struttura che altro non è che un sito che raccoglie lamenti di chi vorrebbe ma non ci prova neppure. E’ una offesa all’intelligenza di chi in Italiafutura ci lavora e ci mette la faccia.
 
Grillo ha sì un blog su cui lancia anatemi ma, oltre al fatto che è un comico e non l’ex presidente di Confindustria, comunque un movimento che si è presentato e si presenta alle elezioni ce l’ha. Lo stesso Matteo Renzi, che fa una battaglia giocata sul concetto della rottamazione, si è candidato e ha scelto di rischiare. Bersani, Berlusconi e Casini avranno tanti difetti ma loro con gli elettori ci fanno i conti quotidianamente. Avere la presunzione di voler spiegare agli altri come si fa politica senza sporcarsi le mani è un segno di sterilità che di certo non fa aumentare la simpatia al partito della pochette.

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