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Il mondo in rassegna

Presentarsi come la migliore soluzione di governo per i prossimi quattro anni, questo il difficile compito che attande Barack Obama a Charlotte. Cosi Neue Zürcher Zeitung e Figaro presentano la nomination democratica nella citta della Carolina del nord entrata nel vivo dei lavori con l’intervento della first lady. Il Washington Post si chiede se il presidente sarà in grado di spiegare i suoi obiettivi meglio di quanto fatto finora. L´America è migliore o peggiore di quattro anni fa? Secondo il New York Times è impossibile rispondere nettamente alla classica domanda reaganiana. Dunque elezioni avviate verso l´incertezza anche se Obama ha l´arma fine di mondo: Bill Clinton.Convention repubblicana e nomination democratica, due kermesse politiche e folcloristiche tra le più importanti del mondo hanno permesso al centro di ricerche di mercato Scarborough la presentazione dell´elettore democratico e repubblicano in quanto “consumatore” di simbologia politica e non. Dallo studio ripreso da le Monde e Washington Post esce fuori il ritratto a volte ironico e bizzarro di un paese diviso in due cittadinanze con poco o nulla in comune. In mezzo le minoranze che alla fine saranno determinanti nello scegliere la persona che guiderà la superpotenza americana nei prossimi quattro anni. Il quotidiano d´affari russo Vedomosti nota come l´atteggiamento democratico verso Mosca sia più costruttivo di quello presentato in precedenza da Romney.Usa presenti anche sullo scacchiere della politica globale. Cosi se la Frankfurter Allgemeine Zeitung da risalto alla prudenza con cui a Pechino Hillary Clinton affronta i temi più scottanti dei rapporti con l´Impero di mezzo, il New York Times si meraviglia della durezza con cui i media ufficiali cinesi presentano la visita del segretario di stato Usa.Il Guardian presenta il rimpasto governativo avvenuto in Gran Bretagna come un sostanziale spostamento a destra dell´esecutivo londinese e indebolimento di Nick Clegg. Diverso il giudizio della Nzz che parla di sostanziale immobilismo della politica britannica segnato dall´incapacità alla leadership di David Cameron, in quanto il primo ministro britannico non sarebbe stato in grado di sciogliere i nodi importanti del proprio gabinetto.In Germania con un appello che si rifà ai momenti iniziali del Concilio Vaticano II, il presidente del Bundestag Norbert Lammert chiede la fine della divisione tra le chiese cristiane. L´iniziativa è raccolta da importanti personalità religiose tedesche per le quali “l’unità di vita” tra evangeliche e cattolici è possibile e indispensabile. L´interminabile vicenda dell´aeroporto di Berlino, conclusione dei lavori rinviata più volte e costi moltiplicati in maniera inspiegabile, mette a dura prova la tradizionale immagine dell´efficienza teutonica afferma il New York Times.Il Financial Times Deutschland, scrive che Berlino vuole rafforzare la Lega araba per fare di un club ignorato dalla politica mondiale uno strumento determinante alla stabilità mediorientale.Gazprom di nuovo sotto i riflettori della Commissione europea per abuso di posizione dominante sul mercato del gas europeo notano Faz, Vedomosti e Wall Street Journal. Secondo la Nezavisimaja Gazeta il colosso russo degli idrocarburi cerca di uscire dal calo delle esportazioni di oro azzurro volgendosi verso il mercato asiatico. Da Mosca arriva nuova la mossa di Vladimir Putin. Secondo il presidente federale innalzare l´eta massima della gerontocrazia presente alla Duma portandola da 65 a 70 aiuterà la modernizzazione del paese. Dubbi del Moscow Times.Socialisti francesi alla ricerca del nuovo segretario. Nonostante le primarie programmate dal Ps, Le Monde si dice preoccupato per la mancanza di democrazia interna del partito di governo e di quello di opposizione Ump.Secondo Figaro e Kommersant, la vittoria francofona in Quebec preoccupa la minoranza di lingua inglese della provincia canadese definita una volta “nazione” da De Gaulle.In Bahrein la corte d’appello del paese sunnita ha confermato l’ergastolo contro sette esponenti dell’opposizione. Sciupate cosi le chance di pacificazione dell’unico paese mediorientale dove la primavera araba ha preso le mosse da una rivolta sciita.Alla frontiera amazzonica tra Brasile e Venezuela indigeni spazzati via in quanto ostacolano la corsa alle pepite d´oro. Dopo che un tribunale carioca ha imposto il blocco dei lavori alla più grande azienda del mondo, ora Brasilia annuncia che perseguirà gli autori dei massacri, vieterà lo sfruttamento illegale delle risorse naturali e difenderà con decisione i diritti degli indios.
In Congo elefanti a rischio di sterminio. I cacciatori di avorio che a volte sono gli stessi ranger che dovrebbero proteggere le risorse naturali del paese africano.
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