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Islam, una battaglia tra religione e al Qaeda?

Il mondo discute delle caricature di Maometto apparse sul settimanale francese Charlie Hedbo, rischiando di non vedere la peculiarità di queste giornate tumultuose. Più vaste erano state le proteste islamiche contro il libro, Versi satanici, di Salman Rushdie e le vignette danesi su Maometto. Oggi il video è ovviamente respinto dai musulmani ma non solo da loro. A differenza del passato, però, anche parte dell´islam non accetta la violenza che le accompagna. Il leader di Hezbollah, in difficoltà dopo il sostegno dato ad Assad, si è rivolto alla folla solo dopo la partenza di Benedetto XVI da Beirut. In Libia la presenza di al Qaeda si è avuta solo con l’attentato. Sotto i nostri occhi è in atto la prima vera battaglia per conquistare cuori e menti delle società islamiche. Le Monde chiede a Charlie Hedbo se era il caso di versare altro olio sul fuoco. El Pais riferisce sulla chiusura di ambasciate e centri culturali francesi in mezzo mondo e Spiegel dà la parola a quello che il settimanale di Amburgo chiama il provocatore di Parigi. L´uomo che secondo la Nezavisimaja Gazeta ha fatto entrare la Francia nella guerra delle civiltà.Per Stéphane Charbonnier non ci sono dubbi, un disegno non ha mai ucciso nessuno, afferma il giornalista su die Welt . Tanta superficialità non è condivisa da Hassen Chalgoumi, presidente della Conferenza degli imam di Francia che parla di irresponsabilità della rivista. Die Welt dà voce alle comunità cristiane ed ebraiche del paese transalpino sostanzialmente d’accordo con Chalgouni.Pubblicazioni satiriche e attacchi di estremisti musulmani sviluppano un dibattito su religiosità e secolarizzazione in Europa. Lo fa il New York Times presentando il rabbino che in Germania ha dato involontariamente il via al dibattito sulla circoncisione. Sulla Frankfurter Allgemenie Zeitung intervista a Günter Nooke. L’incaricato per l’Africa del governo tedesco ritiene che il sentimento religioso dell’umanità sia strumentalizzato a fini di potere, condanna gli assalti alle ambasciate ma ritiene che l’occidente non dovrebbe giocare col sacro che è proprio dell’uomo.La Germania adegua il proprio nuovo status con le trasformazioni in atto nel mondo. Sulle colonne della Süddeutsche Zeitung il documento con le nuove linee della politica estera tedesca che assume contorni più robusti.Cambiano concetti e approcci nei confronti delle zone del mondo più instabili. Berlino ammette che l’uso degli strumenti militari non deve essere un tabù. Le elite tedesche ribadiscono che non intendono sottomettersi alla “cultura dell’uso della forza”, ma nelle situazioni di crisi possono esistere momenti in cui le soluzioni politiche vanno raggiunte attraverso attività militari.Più la data delle prossime elezioni legislative georgiane si avvicina più la lotta tra il capo dello stato Mikhail Saakaschwili e il suo principale oppositore, il miliardario Bidzina Iwanischwili, assume i contorni della battaglia tra denaro e potere, scrive la Neue Zürcher Zeitung  analizzando le prospettive del piccolo paese caucasico.Frankfurter Allgemenie Zeitung e Washington Post presentano i due uomini forti del paese, mentre a dodici giorni dall’appuntamento cruciale per Tblisi la Georgia è scossa da un nuovo scandalo. Le Monde scrive infatti che martedì scorso due catene televisive della capitale, Maestro e Channel 9, hanno diffuso video amatoriali di violenze commesse su detenuti in carcere. Su Kommersant il presidente georgiano accusa i rappresentanti del partito di opposizione, Sogno georgiano, di essere i mandanti dell’affare.
 
Presidenziali americane concentrate ancora sul comportamento di Mitt Romney. Le Monde fa la somma di tutte le cose avventate dette dal repubblicano da quando ha criticato l’organizzazione dei giochi di Londra. Per il quotidiano francese la partita non è però chiusa.Molti elettori attendono infatti i grandi duelli televisivi per consolidare le proprie scelte. Il primo si svolgerà il 3 ottobre in Colorado, uno degli stati ballerini Usa.Il New York Times sottolinea che con le affermazioni su fisco e stato sociale il repubblicano si è infilato in un mulinello ideologico che da tempo vede i conservatori americani schierati su fronti opposti. Il giornale della west coast americana scrive che molte mosse di Obama puntano a compattare gruppi elettorali fondamentali per la rielezione del politico di Chicago.Dei rapporti di forza politico-religiosi mediorientali, scrive le Figaro, che analizza quanto avviene tra salafiti e fratelli musulmani in Egitto e Tunisia. Si tratta di alleati, concorrenti o nemici?Difficile dirlo visto che i primi sono al potere nei due paesi e gli altri negli ultimi giorni hanno seminato caos in diverse capitali arabe in rappresaglia al film, Innocenza dei musulmani. Vittima dello scontro tra correnti religiose, il capo della sicurezza di Bengasi, Hussein Abu Hameida, afferma sul Washington Post che la città libica è fuori controllo. A riprova della sua tesi il funzionario rifiuta di obbedire agli ordini del governo di Tripoli continuando a restare al proprio posto.   Il New York Times affronta invece la questione dell’assenza sunnita dalla politica libanese. Da quando due anni fa, l’ex primo ministro Saad Hariri ha abbandonato il paese dei cedri per stabilirsi in Libano, i sunniti di Beirut sono rimasti senza leadership e strategia politica.Dopo Fed e Bce è ora la volta di Tokio. La Banca centrale giapponese ha annunciato l’aumento del proprio programma di acquisto di titoli e prestiti di 10mila miliardi di yen, 97 miliardi di euro, portandolo a 80mila miliardi, scrive le Figaro. Stesso annuncio sulle colonne di Spiegel. Secondo il settimanale tedesco il volume compessivo di moneta da destinare al sostegno finanziario del paese è giunto cosi a circa 780 miliardi di euro. La BoJ lascia invece invariati i propri tassi base di interesse compresi tra lo 0 e lo 0,1 percento.
 
Nel giorno in cui molte personalità internazionali affermano che la guerra in Siria va verso lo stallo la Nzz ricorda un conflitto sanguinoso che rischia di essere dimenticato

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