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Onu, bandiera bianca sulla Siria

Dopo l’ex segretario Onu Kofi Annan ora è Lakhdar Brahimi a simbolizzare l’impotenza della massima, in teoria, istituzione internazionale.Quello che avviene a Damasco mette in evidenza i principi negati dell’Onu: evitare la guerra con la diplomazia, proteggere i civili e accresce la perdita di credibilità dell’istituzione.Forse non si dovrebbe dire ma se politica e istituzioni internazionali torneranno a svolgere un ruolo, lo potranno fare solo dopo la fine del conflitto siriano e il riallineamento profondo che questo causerà in Medio oriente
 
 
La giornata dedicata alle riforme strutturali in Italia e le lodi fatte dal segretario generale dell´Ocse all´azione del governo Monti nelle pagine economiche della Neue Zürcher Zeitung. Il quotidiano di Zurigo riprende le frasi di Angel Gurria per chiedersi se le riforme decise a Roma verranno mai attuate. Lo stesso l´approccio di le Figaro.In Italia l´incertezza politica potrebbe prendere il posto del governo tecnico, scrive il giornale francese con l´intervista di Stefano Scarpetta, direttore della sezione lavoro e politiche sociali dell´Ocse.La Nzz non nasconde la situazione piuttosto critica in cui versa  il mercato del lavoro nei paesi dell´Europa meridionale. Soprattutto la Grecia deve essere rimessa sulla retta via, afferma il giornale riferendo le conclusioni della troika e i richiami della responsabile FMI, Christine Lagarde.Anche il New York Times si concentra sui problemi del vecchio continente, segnalando il livello enorme, cinquanta per cento, della disoccupazione giovanile in Spagna. Il paese iberico oltre ai problemi economici deve far fronte alle tensioni tra centro e periferia del proprio assetto istituzionale. La federazione dei partiti nazionalisti catalani, CiU, ritiene che i rapporti tra Barcellona e Madrid siano in un vicolo cieco che spetta al popolo risolvere. El Pais scrive però che la formula CiU “diritto a decidere” lascia nel vago l´appello.Quale Europa allora dopo tre anni di crisi continentale? Se lo chiede la Frankfurter Allgemenie Zeitung analizzando la relazione elaborata da un gruppo di esperti guidati dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. Per la Faz l´attuale concezione basata su unione economica e monetaria ha fatto il suo tempo.Francia senza autorità presidenziale? Questa domanda sale dalle colonne di le Monde dopo il nuovo pesante crollo della popolarità di Francois Hollande. Un vero segnale d´allarme secondo il quotidiano nel giorno in cui Liberation dedica la propria copertina al progetto di rigore economico gestito dalla sinistra. Rallentamento cinese, inquietudini in Europa, ripresa troppo timida negli Stati Uniti. Così le Figaro riprende le prospettive dell´economia globale fatte da Standard&Poors.L´agenzia di rating prevede mezzo punto in meno nella crescita di Cina, Giappone, Corea, Singapore e Taiwan. Prospettive che portano la Neue Zürcher Zeitung a sottolineare quanto le ondate di liquidità messe in campo dalle banche centrali abbiano calmato i mercati finanziari senza però togliere tutti i dubbi sull´efficacia finale dei soli provvedimenti monetari.      
 
La 67ma sessione dell´assemblea generale dell´Onu si è aperta ieri a New York con un vertice sullo stato di diritto. Se lo scorso anno al centro della discussione tra i 120 capi di Stato e di Governo membri dell´istituzione globale vi era la primavera araba, oggi il “governo mondiale” osserva impotente la strage siriana.Mentre la BBC apre con l´appello di Save the children sul dramma dei bambini siriani, il New York Times ammette che le prospettive di risolvere diplomaticamente il nodo sanguinoso di Damasco sono quasi nulle.Il quotidiano evidenzia quanto dichiarato al consiglio di sicurezza da Lakhdar Brahimi, nuovo inviato Onu per la pace nel paese mediterraneo. Secondo Figaro e Frankfurter Allgemenie Zeitung nemmeno il rientro in Siria di Riad al Assad, capo delle forze militari che si oppongono al regime siriano sarà in grado di mettere fine alla guerra civile.Giudizio condiviso da le Monde che rilancia il progetto francese di chiudere parte dello spazio aereo siriano per impedire i raid dell´aviazione di Bachar al Assad. La Faz dà voce a Riad Hidschab.L´ex primo ministro di Damasco che prima di abbandonare il governo ufficiale sperava nelle riforme per evitare il conflitto interno, accusa ora il regime e chiede che l´occidente sostenga attivamente l´insurrezione.   
 
Le inquietudini georgiane occupano le pagine del Washington Post. Secondo il quotidiano Usa gestione e risultati delle elezioni parlamentari nel paese caucasico saranno la misura dei progressi democratici fatti dal paese caucasico. Quanto accadrà a Tblisi avrà profonde influenze ovunque si lotti per costruire società più libere, dopo decenni segnati da corruzione e repressione, scrive il quotidiano Usa.Nel giorno in cui New York Times e Washington Post segnano il de profundis di Mitt Romany, l´ala più conservatrice dei repubblicani Usa si dichiara delusa da Paul Rayn nota il Washington Post. Chi sperava nel simpatizzante Tea party per far si che l´immagine pubblica di Mitt Romney diventasse più sciolta e sicura, osserva il fenomeno opposto. Da candidato Rayn si è fatto più vago e prudente su punti importanti per strati dell´elettorato Gop.    
 
Dopo la strage commessa a Mosca da un automobilista ubriaco, la Duma propone pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza. Mettersi al volante con l´alcool nel sangue costerà dai 100mila rubli all´ergastolo. Lo scrivono Kommersant e Vedomosti.L´espulsione dell´Usaid, l´istituzione che distribuiva aiuti finanziari Usa alla società civile russa, voluta da Mosca nei giorni scorsi, è solo l´ultima mossa della svolta asiatica di Putin, afferma le Monde. Il quotidiano francese ritiene però la mossa un segno del nervosismo dell´esecutivo e della volontà di riprendere in mano il paese dopo le manifestazioni degli scorsi mesi.
 
Lo scontro tra Cina e Giappone potrebbe sfuggire di mano per sfociare nel conflitto militare scrive ancora le Monde segnalando i rumori di guerra nel mar cinese meridionale. La Nezavisimaja Gazeta segnala che la mobilitazione dei pescatori di Taiwan nella contesa degli isolotti contesi da Pechino e Tokio potrebbe andare proprio nella direzione temuta dal giornale francese. 
 
Al contrario non sembra voler finire la luna di miele tra Francia e Qatar. Nonostante il sostegno dato da Doha ai fratelli musulmani irriti Parigi, la potenza finanziaria del paese arabo ne fa un partner insostituibile per le strategie transalpine, informa Figaro.Il Mali chiede all´Onu l´intervento militare nel nord del paese controllato dai gruppi islamisti.

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