Qui non si gioisce per scandali e scandaletti che ammorbano la politica. Né ci si infervora per le onde di giustizialismo amplificate e insufflate dai media. Ma la decisione del governatore della Regione Lazio, Renata Polverini, di non dimettersi fa restare basiti.
Certo, il garantismo non può essere accantonato per meri scopi correntizi o partitici. E la diversità fra atti del Consiglio regionale e Giunta regionale è comprensibile.
Però non si può non notare che Polverini, non dimettendosi, ha privilegiato la scelta di tutelare il declinante Silvio Berlusconi e lo sbrindellato Pdl invece che il buon nome della Regione.
Insomma, quello che Polverini avrebbe potuto fare subito con un gesto nobile dovrà farlo più avanti sull´onda di scandali che sembrano essere soltanto all´inizio.
Quindi, cortesemente e garbatamente, ripetiamo: Polverini, please go home.